Un week end con Philip Sparke

A cavallo tra Febbraio e Marzo il noto compositore inglese é stato ospite in Friuli per un masterclass: ce ne parla Giulia, della banda di Bertiolo

“Dear Maestro, my name is Chiara Vidoni and I am a wind orchestra conductor.” Così cominciava la mail del gennaio 2014 con cui il nostro direttore si è messa in contatto con il famoso compositore inglese Philip Sparke. Che ha accettato subito l’invito, fissando però la data, dati i suoi impegni, all’anno successivo!
Quando si invita un grande compositore a lavorare con il proprio gruppo amatoriale, si ha sempre il timore di non essere mai pronti a sufficienza e che l’invitato possa storcere il naso di fronte ad un gruppo – seppure bravo e preparato – di amatori.
Con il compositore Philip Sparke questo problema non si è posto minimamente, anzi. Già lo scambio di mail, avuto nel corso dell’anno precedente, aveva messo in luce una persona disponibile, intelligente e molto affabile. Cosa che è stata puntualmente confermata durante il masterclass che il Maestro Sparke ha tenuto a Bertiolo nei giorni 27/28 Febbraio e 1 marzo scorsi.

Philip Sparke non ha bisogno di grandi presentazioni. Nato a Londra nel 1951, ha studiato composizione, tromba e pianoforte al Royal College of Music, dove si è presto interessato alla musica per strumenti a fiato. Per tre volte vincitore del concorso di composizione per orchestra di fiati della BBC, ha scritto molti brani d’obbligo di concorsi internazionali per complessi di ottoni; nel 1997 Dance Movements (commissione della Banda dell’Aeronautica Militare USA) ha vinto il premio Sudler. Come direttore e giurato opera in numerosi Paesi europei, in Australia, Nuova Zelanda, Giappone, USA.

Il corso, inserito all’interno dei percorsi di formazione organizzati dalle bande di Passon, di Bertiolo e di Coia di Tarcento (tutte bande in provincia di Udine, che collaborano da alcuni anni per incentivare la formazione musicale di direttori, insegnanti e allievi) e sostenuto da FVG Solidale, si è svolto su tre giorni, durante i quali 15 direttori (10 effettivi, 5 uditori) hanno seguito le lezioni del compositore inglese sulle sue composizioni e hanno effettuato le prove con la banda di Bertiolo, che si è resa disponibile per molte ore durante il corso, dimostrando – come ha detto il maestro Sparke – “una disciplina, attenzione e sensibilità notevoli”.

I corsisti gli hanno rivolto molte domande sullo stile compositivo e sul perché di molte scelte. Il maestro ha apprezzato molto questa interazione, sottolineando come un compositore debba essere sempre onesto con se stesso: “Una persona può scrivere solo ciò che sente altrimenti ciò che scrive non è onesto e non renderà giustizia né al suo operato né alla musica”.
Il compositore ha spiegato le sue modalità compositive ed ha parlato molto delle caratteristiche di scrittura nei brani di livello più basso (giovanile e fino al grado 3), soffermandosi sulla strumentazione e sulle scelte ritmiche e timbriche. Ha sottolineato che di solito una domanda quale “Perché ha scelto questo strumento invece di quest’atro?” lo lascia sempre perplesso, perché le scelte di stile non si spiegano. Sono scelte che il compositore fa perché “sente” così.

Le prove sono state intense ma davvero appassionanti anche per i musicisti, alcuni di quali non erano della banda, ma venuti appositamente per poter suonare con il Maestro Sparke. Il compositore britannico ha lasciato lavorare i direttori sui suoi brani senza mai interromperli. Solo alla fine del tempo di prova, gli ultimi due minuti, interveniva con eventuali suggerimenti. Nella parte teorica delle lezioni si sono analizzate le partiture una ad una, sviscerando tutti i dettagli del testo, in modo da ottenere la miglior resa musicale possibile.
I direttori hanno apprezzato la musicalità e il tono molto garbato ma fermo di Philip Sparke, che ha conquistato tutti i musicisti della banda.
Dopo tre giorni intensivi, domenica sera si è tenuto il concerto finale, diretto dagli allievi del corso, di fronte ad un pubblico numeroso e attento. L’ultimo brano, Shalom, è stato diretto dal compositore inglese e ha generato grande entusiasmo nel pubblico.

Un’esperienza così interessante è sempre un grande arricchimento per tutti: direttori, suonatori e pubblico. E’ stata una grande soddisfazione, anche per il nostro direttore, perché il maestro inglese, in una mail del giorno successivo al corso ha scritto “I can’t begin to tell you what a great weekend I had. I’m DEEPLY impressed with all you are doing – and why and how you are doing it”.

Maestro Sparke, grazie di essere venuto! La aspettiamo ancora!

(A cura di Giulia Z.)