Self management: la chiave del successo dei giovani musicisti

CREMONA (CR), 29/07/2015 – Una nuova disciplina in ambito universitario e presso i Conservatori: se ne approfondiranno i temi nel workshop di Valentina Lo Surdo

Il self management come antidoto alla crisi in ambito musicale: “Il successo è alla portata di tutti: per dare un futuro al talento occorre saper sfruttare in modo ‘scientifico’ le risorse individuali” dichiara Valentina Lo Surdo, musicista, giornalista musicale e organizzatrice di eventi divenuta pioniera del self-management in Italia, vera e propria disciplina di recente approdata in ambito accademico, tanto nelle università quanto nei conservatori. Lo Surdo sarà ospite di Cremona Mondomusica – la più importante fiera dedicata agli strumenti musicali d’alto artigianato che si terrà a CremonaFiere dal 25 al 27 settembre prossimi – proprio per parlare dell’innovativo metodo di ‘autoamministrazione’ che consegna agli artisti le chiavi per il successo durante il workshop “Self management e social network: come farsi conoscere” in programma domenica 27 settembre.

L’idea di base del self management è che c’è spazio per chiunque – spiega Lo Surdo – la prima mossa è spostare il focus dal sentirsi vittima al considerarsi pienamente responsabile di tutto ciò che accade nella propria vita, anche da un punto di vista professionale. In definitiva il self management può essere definito ‘l’arte del successo’. A dispetto della denominazione, che pare implicare un richiamo al personalismo, il metodo non prevede affatto un approccio individualistico ma, anzi, si fonda sul ‘fare squadra’ e sulla capacità di offrirsi in modo professionale senza chiedere nulla in cambio: la relazionalità e il contatto con le persone sono proprio tra i cardini del self management”.

In che cosa consiste, dunque, questa disciplina in grado di sviluppare al massimo le potenzialità dell’artista? “Scoprire cosa presentare e come presentarsi, individuare modelli d’azione vincenti, riconoscere la propria identità senza snaturarla inutilmente, puntare su peculiarità uniche per trasformarle in punti di forza: sono questi i concetti chiave del self management – precisa l’esperta. – Tutto ciò fa parte di una pianificazione mirata e personalizzata che riguarda la comunicazione e il marketing così come la gestualità e il public speaking. Perché, in fondo, non è poi così vero che l’abito non fa il monaco”.

Gli artisti – i musicisti in primis – lamentano un progressivo inaridimento culturale del pubblico e, di riflesso, un impoverimento del mercato: “Credo anzitutto che i musicisti debbano re-imparare ad appassionarsi autenticamente alla musica – commenta Lo Surdo. Poi, ovviamente, ogni carriera che punti al successo deve essere supportata da un vero talento: in Italia non mancano musicisti davvero bravi che, tuttavia, per larga parte risultano generici. Un esempio di chi ha saputo distinguersi mettendo in campo la propria unicità è rappresentato da Roberto Prosseda: un pianista eccezionale che ha imparato perfettamente come autogestirsi tirando fuori il meglio di sé”.

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