Intervista a Charley Brighton

Conosciamo meglio il noto euphonista inglese che ha eseguito recentemente, in prima assoluta, “Masquerade” del nostro Lorenzo Melissano

Buon giorno Maestro, e benvenuto su MondoBande.it; benché Lei sia un personaggio assai noto nel panorama orchestrale, forse i semplici appassionati di bande musicali non sanno chi è Charley Brighton. Ci parli un po’ di Lei, sia come persona che come musicista.
Caro Giuseppe, grazie per avermi invitato su MondoBande.it.
Ho iniziato a suonare l’euphonium a scuola quando avevo undici anni. Sono stato fortunato ad essere istruito sin da piccolo da due bravi suonatori di brass. Dopo aver finito la scuola sono entrato a far parte delle migliori brass band inglesi, vincendo competizioni da solista, e ho iniziato a studiare come direttore d’orchestra.
Nel 1996 ho deciso di promuovere l’euphonium negli Stati Uniti e sono stato invitato a partecipare all’ “Elstree concert band” della BBC, situato al Maida Vale Studios a Londra. Adesso sono il direttore ospite (temporaneo) di questo gruppo. Ho anche fatto performance da solista con The city of London winds e tanti altri gruppi.
Nel febbraio del 2001, mi sono unito con Malcom Stowell per eseguire una serie di esibizioni per promuovere nuova musica per l’euphonium. Da allora abbiamo fatto 32 concerti, eseguendo oltre 170 pezzi musicali e 66 di questi sono prime assolute.
Nel novembre 2004 sono diventato sponsor della Willson band Instrument Company of Switzerland per promuovere i loro euphonium, rinomati in tutto il mondo. Utilizzo un euphonium a 4 pistoni modello 2009.

Da quello che posso notare, l’euphonium, così come gli ottoni in generale, non hanno fra i giovani lo stesso successo dei legni. Lei come ci si è appassionato, e perché un giovane dovrebbe imparare la tecnica di questo meraviglioso strumento musicale?
Per me l’euphonium è il più bello fra gli strumenti ad ottone. Ha una tessitura molto ampia, e grazie a questa vastità si può usare in molti ruoli, così come può essere benissimo usato in moltissime formazioni; può raddoppiare la voce superiore del Tuba, o la linea media dei corni, o può anche rinforzare il trombone. In Inghilterra ha un ruolo molto importante nelle brass band in stile britannico.

C’è un brano a cui è legato in maniera particolare? Se si, perché?
Si! Il concerto per euphonio di Josef Horovitz, una delle più belle opere scritte per questo strumento. E’ sorprendente il fatto che, sebbene l’euphonium sia stato creato verso la metà del 1850, si è dovuto attendere fino al 1972 per veder scritto il suo primo vero concerto.

Come vede il repertorio fiatistico dei compositori italiani?
Ho sentito recentemente alcuni lavori molto eccellenti; spero che continuino a scrivere, e che se ne ascoltino sempre di piu in questo Paese.

Lei ha recentemente eseguito “Masquerade” del M° Melissano, guadagnandosi apprezzamenti da tutto il mondo, fra i tanti anche da Ronald Johnson; volendo farne una breve analisi, come giudica questo brano?
Ogni volta che ricevo un nuovo brano scritto apposta, per me è come se fosse Natale. Ma la cosa che è stata più sorprendente è che, nonostante sia stato il primo contatto con Lorenzo, non vi è stata nessuna modifica al brano, non c’è stato bisogno di riscrivere le parti, è riuscito ad adattare la sua musica allo strumento, e l’esibizione è stata anche molto gradita dal pubblico.

Come ha conosciuto il M° Lorenzo Melissano?
Semplicemente su Myspace.

Cosa pensa dei compositori italiani, rispetto a quelli di tutto il mondo? E cosa su Lorenzo Melissano, in particolare?
Ovviamente lo stile di scrittura è molto diversa, ciò non significa che sia meglio o peggio, a volte la trovo molto “rinfrescante”. Le principali differenze stanno nella forma scritta (e la comprensione della voce), dove gli ottoni come l’euphonium e il basso, sono troppo gravi. Spesso non hanno molte difficoltà (come per i legni) e sono nella maggior parte delle volte relegati all’accompagnamento delle parti. Lorenzo ha però il dono di scrivere musica “divertente” e allo stesso modo impegnativa, non stancando l’ascoltatore.

Parlando con il M° Melissano ho saputo che Lei esaguirà un’altra delle sue composizioni a febbraio. Cosa si aspetta da questa nuova composizione? Com’è rispetto a “Masquerade”?
Il 2009 è iniziato con molti impegni, il che ci ha impedito di svolgere bene le prove (non per colpa di Lorenzo, ovviamente); il 2 maggio eseguiremo Centurion. Anche in questo caso, si tratta di un grande pezzo con memorabili melodie, mescolate con sezioni tecniche. Rispetto a Masquerade ha uno stile diverso, Centurion ha un bel lento nella sezione centrale, fatto apposta per l’Euphonium.

Come vede un brano di musica contemporanea sperimentale scritto per banda?
Molti già eseguono questi pezzi in America e in Europa. Il problema principale è che questi pezzi possono essere molto difficili da capire dal punto di vista del musicista. Spesso le sezioni sono molto frammentate. Non mi piacciono suoni insoliti che spesso mi hanno chiesto di eseguire.

Secondo Lei, è giusto che un Paese ricco di tradizione storica come l’Italia debba uniformarsi con il resto del mondo?
Penso che si debba ottenere il giusto equilibrio. Si deve essere in grado di rendere omaggio e valorizzare il patrimonio del vostro Paese, e allo stesso modo andare avanti ed essere orientati verso il futuro nella pianificazione dei programmi.

Siamo arrivati alla fine di questa piacevole intervista. Maestro, a nome mio e di MondoBande.it, La ringrazio per la sua disponibilità e spero di poterci rivedere presto.
Grazie per l’intervista e per questa oppertunità di contribuire a promuovere l’Euphonium.

(a cura di Giuseppe S.)