Sicilia – Corso Estivo Musicale
Crescita musicale, sociale e umana al corso organizzato annualmente dalla Fe.Ba.Si.: un’esperienza importante per i giovani musicisti di banda
In Italia sempre meno si pensa alla formazione dei ragazzi che, essendo vivaio essenziale delle future formazioni musicali, hanno bisogno di essere curati ed educati musicalmente nel modo più adeguato e aggiornato possibile. Purtroppo sono ancora pochi, vista la loro valenza più che positiva, i corsi attivi che rimangono appuntamenti annuali e diventano punti di riferimento per giovani musicisti.
Un ottimo esempio è costituito dal Corso Estivo Musicale, organizzato dalla Fe.Ba.Si., facente riferimento al Tavolo Permanente: grazie all’amore incondizionato per la musica di personalità note come il M° Alfio Zito, è divenuto un evento ormai consolidato. Sicuramente una buona occasione per molti musicisti che non hanno la possibilità di prendere lezioni da Maestri preparati durante l’anno, e nello stesso tempo di fare esperienza in un contesto sociale che trovi tutti coetanei e tutti desiderosi di fare musica d’insieme per passione e divertimento. Sono irrisorie, ed abbordabili, le quote che vengono pagate dai corsisti per vitto, alloggio, docenti e materiale didattico: questo appunto per dare a tutti, ma soprattutto a tanti, la possibilità di essere parte attiva di questi movimenti musicali giovanili.
Il C.E.M. è giunto ormai al suo terzo appuntamento: quest’anno si è svolto presso la “Struttura Vigne”, residence alle pendici dell’Etna, nei pressi di Santa Maria di Licodia (CT). La struttura ha ospitato, per l’occasione, ben 60 ragazzi provenienti da diverse province della Sicilia: Catania, Caltanissetta, Messina, Palermo, Siracusa e Trapani. I giovani musicisti, rigorosamente tutti al di sotto dei 18 anni, hanno avuto l’opportunità di usufruire non solo di momenti di svago e relax, ma anche di crescita, sia da un punto di vista musicale che sociale e umano. Per molti di loro, questo corso ha rappresentato la prima esperienza lontano da casa, ma i ragazzi sono stati bravissimi ed educati, superando la prova in maniera egregia. Certo, per alcuni non è stato facile, ma ciò che alla fine conta davvero è che ci siano riusciti, e siamo sicuri che tutti si porteranno dietro questa esperienza positiva per tutta la vita.
A livello organizzativo l’edizione del corso di quest’anno, della durata di dieci giorni, è stata divisa in due parti: la prima, rivolta ai singoli strumentisti, ha fornito insegnamenti di natura tecnico-strumentale, mentre la seconda, rivolta a tutti i ragazzi, è stata più un corso di formazione orchestrale. Il tutto si è svolto dal 3 al 12 luglio 2008, e si è concluso con un Concerto Finale realizzato dalla Junior Band della Fe.Ba.Si. presso il Teatro Comunale La Fenice di Biancavilla (CT).
Il direttore artistico, M° Alfio Zito, nonché presidente della Fe.Ba.Si., si è avvalso della collaborazione di docenti altamente qualificati: per la formazione orchestrale sono stati il M° Maurizio Managò (Laurea di 1° Livello in Direzione d’Orchestra di Fiati presso il Conservatorio di Cosenza ) e il M° Salvatore Tralongo (Laurea di 2° Livello in Direzione e Orchestrazione per Banda presso lo stesso conservatorio nel 2007); per il corso di tecnica strumentale sono stati chiamati i professori Giuseppe Scavo (Flauto), Lucio Pappalardo (Clarinetto), Fabio Carrubba (Sax), Davide Pezzino (tromba), Angelo Bonaccorso (corno) e Giovanni Caruso (Percussioni), i quali hanno curato l’aspetto legato all’impostazione, alla postura, alla respirazione e all’emissione corretta del suono, accennando là dove possibile, anche alcuni aspetti relativi alla musica d’insieme, (trio, quartetto, quintetto, ecc.) come è avvenuto per i flauti, i sassofoni, le percussioni e i clarinetti.
Il programma, molto intenso ed articolato, ha impegnato i giovani musicisti sia di mattina che di pomeriggio. Gli insegnanti hanno avuto parecchio da fare, poiché hanno dovuto assemblare, in pochissimo tempo, musicisti in erba con un background culturale e musicale differente l’uno dall’altro, ciascuno con i propri pregi e i propri difetti. Ma alla fine la soddisfazione è stata grande, poiché i ragazzi hanno imparato presto a far confluire in un’unica direzione le loro energie positive e a suonare insieme, tranquillamente, come se lo avessero fatto da sempre.
I problemi maggiori riscontrati dai due docenti riguardavano principalmente la comprensione del gesto del direttore, da parte dei musicisti, poiché, data la giovane età e la poca esperienza, non erano abituati a guardare la bacchetta, e ciò creava incomprensione tra il modo di suonare degli orchestrali, in quanto esecutori, e l’idea musicale del maestro, nella qualità di interprete della partitura. Ma alla fine anche questo ostacolo è stato superato.
Anche la scelta del repertorio non è stata casuale, poiché sono stati affrontati brani e autori che potessero avere una valenza sia sotto l’aspetto didattico che musicale, come Jacob de Haan, Lorenzo Pusceddu, Frank Erickson, Andrè Waignein e Daniele Carnevali.
Durante la loro permanenza i ragazzi hanno usufruito, alternandolo con lo studio, di parecchio tempo libero, durante il quale non solo si sono riposati, ma si sono conosciuti meglio. Hanno giocato, cantato e partecipato a giochi e quiz musicali appositamente preparati da animatori specializzati. Anche l’aspetto educativo non è stato trascurato, poiché a turno i ragazzi, anche con l’aiuto dei più grandi, (docenti compresi) hanno servito ai tavoli, sparecchiato, pulito a terra, tenuto in ordine le camere, ecc. Tutto questo al fine di imparare ad avere sempre più rispetto dell’ambiente in cui vivono e di quello che condividono con gli altri.
Sicuri che esperienze di questo genere lascino ai giovani bandisti qualcosa di veramente profondo, la speranza, e l’augurio degli organizzatori, è quella di poter rivedere e riabbracciare al più presto molti di loro, e nello stesso tempo, di conoscerne altri.
(a cura di Carmelo D.)