“Suoni in Aspromonte” – Si è conclusa la V edizione del concorso nazionale

DELIANUOVA (RC) – Si è svolto il 17 e 18 ottobre nella piccola cittadina ai piedi dell’Aspromonte, il concorso per bande musicali e orchestre di fiati

Organizzazione

Come per tutti i concorsi di una certa importanza, anche “Suoni in Aspromonte” è stato dal punto di vista organizzativo assai impegnativo, ma ha portato risultati soddisfacenti. Il fatto che si aspettavano più bande concorrenti, ha permesso comunque che lo svolgimento del concorso si sia concentrato in due giorni.
Sotto la presidenza del dott. Giuseppe Scerra e la direzione artistica del M° Maurizio Managò, il concorso si è svolto nei migliori dei modi. Tutti i ragazzi della banda di Delianuova si sono prontati a dare il proprio contributo alla magnifica riuscita dell’evento.
Sebbene il teatro dove ha avuto luogo lo svolgimento del concorso fosse di piccole dimensioni e l’acustica apprezzabile soltanto nella parte alta dove sedeva la giuria, il luogo dello svolgimento è stato comunque ottimale per via dei diversi locali messi a disposizione alle bande ospiti: nell’ingresso del plesso scolastico destinato alla musica, una serie di stand davano il benvenuto ai musicisti e gli spettatori: dalla locale Pro loco con i prodotti tipici dell’Aspromonte e gli artisti locali, passando dallo stand che comprendeva il nostro sito www.mondobande.it, le edizioni musicali Wicky e la rivista “I Fiati”, si arrivava all’esposizione degli strumenti musicali “Buffet & Crampon e Besson”, dove accanto risiedeva il tecnico specializzato in riparazioni Giuseppe Scaccia; infine lo stand con i libri dei Maestri Cesarini, De Paola, Managò e Milazzo. Un grande schermo ripeteva ininterrottamente il video della banda giovanile, diretta dai maestri Maurizio Managò e Gaetano Pisano, alle prese con “l’evento Muti”.
Un grande plauso va ai ragazzi della banda di Delianuova che sono stati attivissimi durante il periodo, accogliendo gli ospiti, dando indicazioni agli spettatori, fornendo assistenza di hostess negli stand, e adoperandosi come barman o ristoratori.

Le bande e le orchestre partecipanti

Si sono presentate ai piedi dell’Aspromonte 18 bande provenienti da due regioni: Sicilia e Calabria.
Come ha osservato il presidente del concorso, ci si aspettavano molte più iscrizioni, in particolare dalla vicina Puglia e Campania, ma per via del cattivo tempo e, anche, dei molti concorsi sparsi nel territorio, quasi a cadenza regionale, alcune bande hanno preferito non avventurarsi per le tortuose strade che portano al piccolo centro di Delianuova. Nonostante ciò la presidenza e lo staff organizzativo si sono ritenuti comunque soddisfatti del numero dei partecipanti, i quali hanno dimostrato ottime qualità musicali toccando anche punti di eccellenza.
«Le bande hanno mostrato un grande potenziale e un’ottima qualità – dice il M° Gaetano Pisano, uno dei cinque componenti della giuria. – Il livello è stato molto buono ed è cresciuto parecchio rispetto alle altre edizioni, e questo è un aspetto assai positivo, sia per le stesse bande, sia per gli ascoltatori, sia per i critici, in quanto prima o poi dovrà cadere la visione della banda che propone musica di origine “classica” o esecuzioni da “serie B”.»

Per l’occasione molte bande hanno preparato organici da favola inserendo nei propri gruppi strumenti che spesso mancano durante i lavori quotidiani. «Questo può essere positivo. – continua il M° Pisano – Il fatto che i gruppi bandistici, durante queste occasioni, siano completati con dei professionisti, dove per professionisti si intendono musicisti che operano stabilmente in orchestre o bande ministeriali, non può che fare bene alle bande in quanto queste figure, oltre ad essere dei trascinatori, possono essere dei modelli per i ragazzi che vivono nelle bande.» Lo stesso M° Pisano aggiunge inoltre che i professionisti non pregiudicano il voto della giuria, in quanto una giuria di qualità e di esperienza valuta non il singolo strumentista ma l’organico e l’esecuzione dei brani nella globalità, stando attenti ai parametri espressi nel bando di concorso, e quindi, se una banda non ha compiuto un percorso sul lavoro di insieme, sul bilanciamento dei colori orchestrali, non aggiunge qualità inserendo due o tre professionisti e, anzi, può succedere il contrario.

Per capire meglio come hanno lavorato le bande e come hanno vissuto questa esperienza ho parlato con due dei direttori partecipanti, il M° Umberto De Gattis, direttore della banda musicale “Citta di Serra d’Aiello”, e il M° Paolo Grosso, direttore dell’Associazione Complesso Sinfonico “Città di Saponara”, i quali non hanno nascosto la propria emozione: soprattutto il M° Grosso al suo primo concorso in veste di direttore.
Per il M° De Gattis, aver partecipato ad un concorso come “Suoni in Aspromonte” è servito parecchio. Ha dato degli stimoli a tutti i musicisti della banda, e ha permesso di confermare il cammino intrapreso, ossia trasformare la propria banda dall’idea classica dell’immaginario collettivo a quella di un’orchestra di fiati. Avendo partecipato ad altri concorsi ha dovuto lavorare parecchio, perché le qualità delle bande sono state a suo parere più alte, e in questi casi, dove si ha la consapevolezza di partecipare contro altre bande pure preparatissime, spesso vincere non è importante, non è l’obiettivo primario, poiché ciò che conta è quello di creare un gruppo più serio e professionale possibile. «La vincitrice di un concorso – ha affermato il M° De Gattis – deve esse soltanto la musica.» Infatti a dimostrazione di ciò, alla domanda che ho posto circa gli obbiettivi futuri della banda, il maestro ha risposto che spera di aver stimolato i propri ragazzi a studiare ancora più a fondo, sperando di poter partecipare nei prossimi anni al concorso internazionale di Valencia.

Molto emozionato è stato invece il M° Paolo Grosso, il quale non ha nascosto un po’ di paura, visto la commissione che doveva giudicare la banda di Saponara.
Per lui il concorso è stata un’esperienza fantastica che lo ha permesso di mettersi in gioco e confrontarsi con altre realtà. Con la motivazione rappresentata dal concorso i ragazzi si sono impegnati in maniera costante e responsabile, spinti dalla competizione. Ciò ha permesso di accrescere ulteriormente il gruppo, sia sul fronte musicale, sia in quello sociale. Per affrontare il concorso il M° Paolo Grosso, così come anche altri direttori, come il M° Salvatore Mangano (direttore dell’ Etna Wind Orchestra), ha imparato a memoria le tre partiture dei brani presentati, al fine di non rischiare un’eventuale distrazione durante il voltare delle pagine. Anche per lui, così come è stato per il M° De Gattis, il concorso è servito a sensibilizzare i musicisti ad un impegno maggiore, dando fiducia a loro stessi e prendendo visione di quale sia il proprio valore musicale, e tentando la scalata verso altri appuntamenti più prestigiosi come il concorsi internazionale della Valle d’Aosta.

Tornando sulle bande partecipanti, come scritto all’inizio, solo due regioni hanno preso parte al concorso, e ciò porta a fare qualche riflessione sul perché bande importanti e prestigiose del Meridione d’Italia non hanno preso parte alla manifestazione. Non credo che si possa parlare di snob verso il concorso, visto comunque l’alto numero delle bande partecipanti, il potenziale dei gruppi bandistici, e i nomi assai importanti di alcuni dei direttori. Non credo nemmeno si possano prendere in considerazione le voci di chi non parla bene di alcune bande meridionali. Penso più al fatto che in quasi tutte le regioni italiane si ha modo di vedere, in occasione di cospicui eventi che portano la dicitura di “Concorso bandistico nazionale”, rassegne organizzate da persone spesso poco informate sull’attuale panorama bandistico o che con la banda musicale poco hanno a che fare, dove non è difficile vedere in giuria il medico del paese, il parroco, il ragioniere, o il vecchio maestro della banda locale come persona più preparata in materia e, peggio ancora, si assiste all’esecuzione obbligatoria di brani scelti senza alcun criterio, tra i quali il fiore all’occhiello è qualche marcia sinfonica o funebre, scritta su un foglio ingiallito e ancora inedita.
Certo è che questi eventi “nuociono gravemente alla salute” della banda italiana, che non fa assolutamente una bella figura nei confronti del turista straniero che si trova a passare per caso nel luogo di svolgimento; e nè tantomeno aiutano all’accrescimento culturale e di rinnovamento a cui oggi stiamo assistendo. E infine queste manifestazioni fanno si che i gruppi bandistici vengano fuorviati dai veri templi della musica bandistica.
Un altro motivo credo lo si possa rintracciare negli alti costi per la preparazione ad un concorso, al di là delle partiture originali che è sia obbligatorio avere che moralmente corretto acquistare: non tutte le bande possono farsi carico delle spese di viaggio e di alloggio, specie se provenienti da lontano, considerando anche che i premi messi a disposizione colmano solo la minima parte (nel caso di vincita di un primo premio) di quelle che una banda deve sostenere. Molti si chiedono come risolvere questo problema. La risposta la si può trovare leggendo su questo sito i vari interventi di molti esperti, e che vale la pena ricordare: in primis dovrebbero scomparire certe manifestazioni cabarettistiche spacciate per eventi bandistici, o per lo meno, non dovrebbero avere finanziamenti e rilievo, dando invece risalto ai concorsi importanti come questo, dirottando i fondi per gli spettacoli degli istrioni ai veri attori. In secondo luogo dovrebbe cambiare la politica e la gestione della banda, lasciando al passato la vecchia abitudine di spartirsi tra i vari componenti quei miseri euro ricavati da ogni servizio e investendoli sulle attività culturali.
Sul fatto che poi qualche banda importante, come qualche maligno afferma, non partecipi ai concorsi seri perché sconoscono i repertori originali, non credo sia questo il posto adatto per discuterne. Bisogna comunque dire che è necessario avere una propria identità, cosa impossibile se si rimane ancorati in una strada a senso unico: meglio sarebbe, semmai, la poliedricità e la capacità di saper eseguire al meglio qualsiasi tipo di repertorio.

Ma torniamo in Aspromonte. Significativa è stata la presenza di due categorie giovanili, seniores e juniores, il che sta a significare come grande importanza hanno i giovani all’interno della realtà bandistica italiana. Molto “affollata” è stata la terza categoria con ben 6 bande partecipanti, così come la seconda, dove ben 4 orchestre fiati si sono date sportivamente “battaglia”, e 2 sono state le formazioni partecipanti in prima categoria. Soltanto la banda musicale di Reggio Calabria, diretta dal M° Roberto Caridi, si è presentata nella categoria Libera-Assegnazione. In realtà, delle 18 bande iscritte, hanno partecipato in 17, in quanto si è saputo del ritiro della banda di Canicattini Bagni (seconda Categoria), diretta dal M° Michele Netti, sotto lo sgomento di tutti. Non si conoscono le cause della rinuncia, ma comunque è stata sicuramente una grande perdita per il concorso, considerando che la stessa era fra le favorite in seconda categoria e vista la “pesantezza”, in senso assolutamente più che positivo, del nome del direttore. Non resta che augurare al M° Netti e alla Banda di Canicattini Bagni un buon lavoro e la speranza di rivederli al prossimo concorso.

GIURIA E DIREZIONE ARTISTICA
La giuria è stata composta da 5 esperti tra musicisti, direttori e compositori:

  • Lino Blanchod, valdostano direttore dell’Horchestre d’Armonie du Val d’Aoste, e direttore dell’Orchestra di Fiati del conservatorio “A. Corelli” di Messina. Direttore artistico del concorso internazionale “Valleè d’Aoste” nonché vincitore di diversi concorsi nazionali e internazionali (Valencia – Primo Premio 1992 ; Pesaro – Primo premio e banda dell’anno 1993; Valencia – Primo Premio e Mencion de Honor 1993; Riva del Garda – Primo Premio assoluto 1995; Kerkerade – Primo Premio 1997).
  • Franco Cesarini, flautista, docente di direzione e strumentazione per orchestre fiati nel conservatori di Zurigo, compositore, e direttore della “Civica Filarmonica di Lugano” e della “Civica filarmonica Balerna”. Membro del comitato internazionale WASBE (ente musicale dell’UNESCO).
  • Gaetano Pisano, docente di clarinetto, direttore di coro, e dal 1994 direttore d’orchestra fiati. Ha diretto e dirige le bande e le orchestre fiati di: Oppido Mamertino, Delianuova, Melicucco.
  • Marco Somadossi, diplomato in trombone e strumentazione per banda presso il conservatorio “F.A. Boniperti” di Rovereto e laureato in direzione e composizione per banda con il massimo dei voti e lode a Tiburg (NL). Ha tenuto corsi e seminari di direzione e strumentazione in tutta Italia. E’ stato componente di giuria in diversi concorsi nazionali e internazionali.
  • Angelo De Paola, Presidente – diplomato in trombone e Composizione e strumentazione per banda, è docente di strumentazione e direzione per banda presso il conservatorio di Cosenza. Laureato in Paleografia e Filologia della musica presso l’università di Pavia, alterna la sua attività di ricercatore in campo musicologico a quella di docente e compositore e direttore.

La direzione artistica è saldamente nelle mani di un giovane “angelo” della musica. Allievo del M° De Paola, e conosciuto, ormai, in tutta Italia per l’ “Evento Muti”, il M° Maurizio Managò conferma le sue spiccate doti musicali e organizzative, faro per i giovani musicisti calabresi, fonte di consigli e indicazioni per tutti i giovani bandisti che hanno collaborato alla realizzazione del concorso.

Premiazioni Suoni d'AspromonteClassifiche e brani eseguiti

Categoria libera assegnazione
Banda Musicale città di Reggio Calabria
Direttore: Roberto Cariddi

  • Festival Suite (Andrè Waignein)
  • Condacum (Jan Van Der Roost)
  • Fanfare and Theme for the planet earth (Michele Mangani)

Categoria Giovanile Juniores
I Premio: non assegnato
II PREMIO:
Orchestra giovanile di fiati “Paolo Ragone” di Laureana Borrello – Pt. 87,28

Direttore Maurizio Managò

  • The Little Musician (brano d’obbligo) di Rob Ares
  • Carpathian Sketches (brano a libera a scelta) di Robert Jager
  • The Tempest (brano a libera scelta) di Robert W. Smith

Categoria Giovanile Senjores
I Premio: non assegnato
II Premio:
Banda Giovanile dell’Associazione Musicale di Melicucco – Pt. 83,59
Direttori: Alessio Giordano e Michele Napoli

  • Olimpica (marcia sinfonica) Giovanni Orsomando
  • Invicta (brano d’obbligo) James Swearingen
  • Aqua (brano a libera scelta) Marco Somadossi

III Premio :
Nebrodi’s Junior Band- Pt: 81,61
Direttori: Salvatore Crimaldi e Antonio Leone

  • Cuore Siciliano (marcia sinfonica) Luigi Ingo
  • Invicta (brano d’obbligo) James Swearingen
  • Suite Antiqua (brano a libera scelta) Lorenzo Pusceddu

Roccabernanda Città della Musica – Pt: 75,43
Direttore: Francesco Castagnino

  • Cuore Calabrese (marcia sinfonica) Michele Trieste Varrese
  • Sospiri (brano d’obbligo) Michele Netti
  • Canto a UNICEF (brano a libera scelta) Ferrer Ferran

3° CATEGORIA
I Premio:
Orchestra di Fiati – città di Limbadi – PT. 92,16
Direttore: Pantaleone Taverniti

  • Santa Cecilia (marcia sinfonica) Maurizio Cancelli
  • Carpathian Sketches (brano d’obbligo) Robert Jagger
  • Il castello incantato (brano a libera scelta) Michele Mangani

II Premio:
Orchestra di Fiati città di Cinquefrondi – PT. 90,65
Direttori: Stefano Calderone, Cettina Nicolosi

  • Armida (marcia sinfonica) Giovanni Orsomando
  • Condacum (brano d’obbligo) Jan Var Der Roost
  • Brookshire (brano a libera scelta) James Barnes

III Premio:
Roccabernanda Città della Musica – PT. 90,46
Direttore: Francesco Castagnino

  • Primavera (marcia sinfonica) Ernesto Sabatini
  • Condacum (brano d’obbligo) Jan Van Der Roost
  • Cuatro Bosqejos Espagnoles (brano a libera scelta) Rob Goorhuis

Banda Musicale “Città di Serra D’ Aiello” PT. 89,13
Direttore: Umberto De Gattis

  • Sabina (marcia sinfonica) Giovanni Orsomando
  • Condacum (brano d’obbligo) Jan Van Der Roost
  • Adventure (brano a libera scelta) Marcus Gotz

Associazione Musicale città di Ardore – PT. 79,71
Direttore: Salvatore Sgambelluri

  • Erice (marcia sinfonica) Lorenzo Pusceddu
  • Condacum (brano d’obbligo) Jan Van Der Roost
  • Aqua (brano a libera scelta) Marco Somadossi

Associazione Banda Musicale Leonardo Vinci – PT. 74,15
Direttore: Fabio Durante

  • Festival (marcia sinfonica) Alfonso Matrella
  • Condacum (brano d’obbligo) Jan Van Der Roost
  • Mandel (brano a libera scelta) Andrè Waignein

II CATEGORIA
I Premio :
Associazione Complesso Sinfonico “Città di Saponara” PT. 92,28
Direttore: Paolo Grosso

  • Marchesina (Marcia sinfonica) Francesco Marchesiello
  • Ross Roy (brano d’obbligo) Jacob de Haan
  • Toccata For Band (brano a libera scelta) Franck Erickson

II Premio:
Etna Wind Orchestra – PT. 90,51
Direttore: Salvatore Mangano

  • Nostalgia (Marcia sinfonica) Giovanni Orsomando
  • Ross Roy (brano d’obbligo) Jacob de Haan
  • Juana de Arco (brano a libera scelta) Ferrer Ferran

III Premio:
Orchestra Fiati siciliana “Vincenzo Arizzi” città di Siracusa – PT. 87,48
Direttore: Salvatore Tralongo

  • Cuore Abruzzese (marcia sinfonica) Giovanni Orsomando
  • Ross Roy (brano d’obbligo) Jacob de Haan
  • A Longford Legend (brano a libera scelta) Robert Sheldon

Consorzio Strumentale Cosentino – Dipignano – PT. 82,5
Direttore: Franco Rofolfo Aiello

  • Maggiolata (marcia sinfonica) Francesco Marchesiello
  • Ross Roy (brano d’obbligo) Jacob de Haan
  • Armenian Folk Song and Dance (brano a libera scelta) Aram Katchaturian

I CATEGORIA
I Premio:
Complesso Bandistici “G. Pacini” di S. Maria Licodia (CT) – PT. 92,4
Direttore: Alfio Zito

  • Mattinata Primaverile (marcia sinfonica) Nicola Centofanti
  • Convergents (brano d’obbligo) Franco Cesarini
  • Sinfonia per banda (brano a libera scelta) Amilcare Ponchielli

II PREMIO:
Orchestra Fiati Mediterranea città di Amantea – PT. 85,48
Direttore: Giuseppe Gloria

  • Leccesina (marcia sinfonica) Giuseppe Piantoni
  • Concert Prelude (brano d’obbligo) Philip Sparke
  • La Quintessenza (brano a libera scelta) Johan de Meij

(a cura di Giuseppe S.)