Concorso internazionale di composizione di Corciano: intervista ad Andrea Franceschelli

CORCIANO (PG) – Incontriamo il Direttore Artistico del Concorso per parlare della manifestazione conclusasi lo scorso Ottobre

Si è conclusa lo scorso 23 Ottobre la ventisettesima edizione del Concorso Internazionale di Composizione originale per banda di Corciano (PG), organizzata dall’Associazione Turistica Pro Loco Corcianese e dal Comune di Corciano, con il sostegno della Banca di Mantignana – Credito Cooperativo Umbro. Il concorso italiano, com’è noto tra tutti gli addetti ai lavori, ha un posto di rilievo nel panorama bandistico internazionale, sia per la presenza in ogni edizione di giurie importanti e blasonate, sia per l’altissima qualità dei brani che sono via via entrati a far parte dell’archivio, circa 1500 composizioni tra le quali sono presenti capolavori di spicco scritti da compositori famosi in tutto il mondo.
Anche questa edizione è andata a gonfie vele, con 32 partiture provenienti da svariate nazioni, valutate da una Giuria ancora una volta d’eccezione e formata dagli italiani Stefano Bracci (compositore e Direttore del Conservatorio “F. Morlacchi” di Perugia) e Daniele Carnevali (compositore e docente di strumentazione per banda al Conservatorio “A. Bonporti” di Trento), lo statunitense Thomas Fraschillo (Professore di Musica e Direttore di banda all’Università Southern Mississippi – USA), il francese Jean-Pierre Pommier (Compositore e Direttore del Conservatorio de la Communitè d’agglomeration De La Rochelle), e presieduta dallo spagnolo Ferran Ferrer (compositore e cattedratico di composizione a Castellon). A supporto dei maestri, ha svolto la funzione di segretario verbalizzante il Dott. Antonio Pagana.

Risultano vincitori, rispettivamente del primo premio di Euro 4.000 e del secondo di Euro 1.000, le partiture “La dama centinela” (contrassegnata dal motto Carajillo) dello spagnolo Luis Serrano Alarcon e “Jad-a-daj” (contrassegnata dal motto Sonorities) di un altro spagnolo, Carlos Pellicer Andres. Ancora composizioni spagnole le due segnalazioni di merito fatte dalla Giuria, ovvero “Dis-TENSIONS-diS” sempre di Carlos Pellicer Andres, e “Viajeros sin nombre” di Pablo Angles Galindo. I compositori citati provengono tutti dall’area valenciana, fatto questo che evidenzia il grande fermento che sta avendo la cultura bandistica da qualche anno a questa parte in terra spagnola.
La Giuria ha inoltre sottolineato a verbale l’elevata qualità che la scrittura bandistica sta raggiungendo, considerando inoltre di particolare rilievo l’internazionalità e l’alto livello medio dei brani partecipanti, ed esprimendo la propria soddisfazione per la particolare sintonia con cui si sono svolti i lavori, sintonia che ha portato alle decisioni finali un’unanimità quasi totale.

Ulteriori informazioni si possono trovare nel sito internet ufficiale, all’indirizzo www.corcianoinbanda.com. Noi di MondoBande.it, per saperne ancora di più, abbiamo contattato il Direttore Artistico, il M° Andrea Franceschelli, che cura tutti gli aspetti della manifestazione ormai da 25 edizioni e che, insieme ai suoi collaboratori, ha reso il concorso di composizione di Corciano un evento tra i più prestigiosi.

M° Franceschelli, benritrovato. Anche per il 2009 il Concorso di composizione di Corciano, giunto ormai alla ventisettesima edizione, ha avuto un grande successo. Cosa c’è alla base di questo importante risultato?
Intanto vi ringrazio per il “grande successo”; certamente non possiamo, e non vogliamo, essere noi a decretare il consenso più o meno ampio che riscuote la nostra iniziativa.
A quanto ci risulta il Concorso di Composizione Originale per Banda di Corciano è stato il primo a proporre un percorso di innovazione, di cambiamento, in un ambiente quale quello bandistico italiano caratterizzato da una “fragorosa” immobilità.
La scelta di indirizzarci verso un repertorio che privilegiasse sia le novità che la modernità è la carta che motiva l’esistenza stessa del Concorso e questa è ancora oggi, a nostro parere, l’unica via praticabile per andare verso una produzione autonoma e di alto profilo tecnico e artistico.

Ci può descrivere il percorso di crescita affrontato dalla prima edizione fino ad oggi?
Quando, nel 1982, sono stato chiamato alla direzione artistica erano già state realizzate due edizioni del Concorso, che avevano dato riscontri di una produzione piuttosto allineata rispetto al repertorio allora in uso in Italia.
Dalla metà degli anni ’70 in Umbria si stavano realizzando tutta una serie di iniziative: c’era stata la rivoluzionaria esperienza delle esecuzioni di “Forse un giorno” e Accordo” di Luciano Berio per la Marcia del Pace Perugia/Assisi nel 1980 e nel 1981, che aveva visto la partecipazione di oltre venti bande con un migliaio di strumentisti; era già stato svolto un Corso triennale per Maestri di Banda a Todi e se ne stava approntando un’altro; la Regione dell’Umbria aveva accolto il progetto “Musica per una nuova funzione della Banda”, che comprendeva la costituzione di un organico bandistico nell’ambito della Classe di Musica d’Insieme per Strumenti a Fiato al Conservatorio “Morlacchi” di Perugia ( poi divenuto Grand’Ensemble – Orchestra di Fiati di Perugia), un Master “Didattica e Tecnica della Direzione bandistica e un Seminario “Nuove tecniche per gli strumenti a Fiato”; a Corciano e in altre località si svolgevano Convegni di studio e Incontri ai quali hanno preso parte alcune tra le più brillanti personalità dell’ambiente musicale: Roberto Leydi, Giovanni Ligasacchi, Fulvio Creux, Piero G. Arcangeli, Vinko Globokar, Luca Lombardi, Pietro Righini, e molti altri sia di provenienza accademica che da quella bandistica nazionale e internazionale.
In questo ambito ci parve del tutto naturale proporre le nostre idee a Goffredo Petrassi, allora uno dei più illuminati rappresentanti della creazione musicale e docente all’Accademia di S.Cecilia, il quale accettò di gettarsi in questa avventura, e insieme definimmo il percorso verso un repertorio attento alle “novità” del pensiero compositivo contemporaneo.
Le prime esperienze furono per noi esaltanti: le partiture di Claudio Bilucaglia, Andrè Waignein, Glenn Buhr, Giampaolo Coral, Patrizio Esposito, James Curnow, Corrado Gulin, Bruce Fraser, Raffaello Tega, ci indicavano che eravamo nel giusto, che la strada che avevamo imboccato era quella che avevamo previsto.
Certamente non sono mancate neanche le ostilità, le resistenze, soprattutto dall’ambiente dell’associazionismo bandistico italiano, che asseriva la presunta l’impossibilità da parte del pubblico di “capire” la musica moderna. Oggi il tempo ha fatto il suo corso e i brani del Concorso sono pubblicati e vengono eseguiti in tutto il mondo.

Immaginiamo che, come direttore artistico del concorso, abbia avuto il privilegio di assistere a un’evoluzione dei brani che hanno via via partecipato, certamente rappresentativa dell’evoluzione globale della letteratura bandistica di questi anni. Quali sono stati per Lei i cambiamenti, le innovazioni più significative, dalle prime edizioni ad oggi?
Il repertorio bandistico qualitativamente alto ha svolto esattamente la stessa evoluzione che ha visto tutta la produzione musicale colta di questi ultimi decenni: in quegli anni le espressività erano quelle di una avanguardia esasperata che voleva rompere con il passato. Come sempre nelle rivoluzioni, a questa fase di rottura ha fatto seguito una fase di riflessione, di consolidamento delle posizioni raggiunte, e oggi possiamo constatare che esiste una produzione bandistica di alto profilo artistico e in linea con le più moderne esperienze della composizione contemporanea.
Altro discorso è quanto l’ambiente bandistico, nazionale e internazionale, ha attinto a questo repertorio; ma questo, credo, potrà costituire argomento di riflessione da farsi in un’altra occasione.

Il concorso di Corciano è noto per la predilizione di musica “innovativa” rispetto agli standard: ci può fare degli esempi concreti delle innovazioni via via riscontrate?
Come ho già detto il Concorso di Corciano ha preso fin dal 1982 la strada della modernità, del cambiamento rispetto al vissuto, e questo non certo per il gusto del nuovo, quanto perché molte sono ancora oggi le qualità artistiche della banda da scoprire e siamo fermamente convinti che manifestazioni come la nostra possono e debbono assolvere a questo ruolo di promozione alla sperimentazione.
Di esempi concreti se ne potrebbero fare diversi: i più evidenti sono stati quelli del progressivo allontanamento dall’organico vesselliano o comunque di un uso di diversi organici a seconda delle singole esigenze compositive: “Momenti differenziati” di Giampaolo Coral già dal 1983 proponeva nell’organico strumenti quali il saxofono sopranino in Fa, il controfagotto e il clarinetto contrabbasso; o si proponevano nuove soluzioni sul fronte grafico come in “So for Wind” di Raffaello Tega.
I linguaggi di riferimento sono sempre più quelli di una moderna espressività che, anche quando è legata alle forme e all’armonia classica, va alla ricerca di sonorità inedite, di nuovi impasti, e porge sempre maggiore attenzione a sfruttare tutte le possibilità espressive e tecniche che l’organico bandistico offre.

Cosa può vantare il concorso di Corciano rispetto ad analoghi concorsi all’estero? E viceversa, cos’hanno gli altri concorsi in più di quello di Corciano?
Il dato fondamentale che distingue il Concorso di Corciano è la composizione della Giuria che è costituita da personalità di provenienza sia bandistica che accademica.
Il M° Petrassi è stato presidente della giuria per cinque edizioni e dopo di lui sono stati chiamato altri protagonisti della moderna produzione musicale quali Francesco Pennisi, Matteo D’Amico, Klaus Huber, Franco Donatoni, Mauro Bortolotti, Teresa Procaccini, Thomas Briccetti, e molti altri, sempre affiancati da musicisti dell’ambiente bandistico italiano e internazionale: Giovanni Ligasacchi (figura unica e irripetibile, vero pioniere del rinnovamento bandistico italiano), Lorenzo Della Fonte, Daniele Carnevali, Franco Cesarini, Jan van der Roost, Philip Sparke, Desirè Dondejne, Bernardo Adam Ferrero, David Withwell, Jo Conjaers, John R. Bougeois, Felix Hauswirth, Johan De Meij, Ferrer Ferran, e qui dimentico sicuramente qualcuno e mi scuso fin da ora con loro.
Ma a questo dato va aggiunto che certamente i nostri premi – 4.000 euro a primo premio e 1.000 al secondo – non sono il massimo rispetto a quanto propongono altre iniziative similiari: se li confrontiamo con quelli americani o anche europei (a Harelbeke, in Belgio, i premi sono 8.000 , 4.000, 2.000 euro, oltre a un premio del pubblico di 1.500).

Veniamo all’edizione attuale: una giuria di alta competenza e di tutto rispetto. Ci può descrivere il lavoro svolto nelle varie fasi?
La Giuria della 27a edizione, 2009, si è riunita a Corciano nei giorni 23 e 24 del mese di ottobre u.s.
Era composta da Ferrer Ferran e Daniele Carnevali, che non hanno bisogno di presentazioni, con loro hanno preso parte ai lavori Stefano Bracci, compositore e direttore del Conservatorio di Musica di Perugia, Thomas Fraschillo, direttore di banda americano e professore alla University of Southern, Mississippi, e Jean-Pierre Pommier, francese, vincitore della edizione 2007 e direttore del Conservatorio di La Rochelle.
Inizialmente i giurati hanno fatto una lettura individuale delle 32 partiture in concorso a cui è seguita una votazione che ha portato alla individuazione dei brani da portare in finale. A questo punto sono state nuovamente prese in esame le partiture rimaste in concorso e si è svolto un articolato confronto nel corso del quale ogni componente della Giuria ha espresso pareri, fatto osservazioni e sottolineature, che ha portato all’assegnazione dei due premi oltre alla segnalazione di altri due brani. In conclusione dei lavori il presidente Ferrer Ferran e la Giuria tutta, nel constatare la qualità alta che la scrittura bandistica ha raggiunto, hanno rilevato l’ampia internazionalità dei brani in concorso.

C’è stato un vero e proprio trionfo di composizioni spagnole: addirittura un poker, dato che oltre ai due brani del podio, ci sono anche due segnalazioni di merito. Come se lo spiega?
E’ risultato vincitore del 1° Premio il brano “La Dama Centinala” di Luis Serrano Alarcon e del 2° premio “Jad-a-daj” di Carlos Pellicer Andres; ai due premiati sono state aggiunte 2 segnalazioni: “Dis-TENSION-diS” ancora di Carlos Pellicer Andres e “Viajeros sin nombre” di Pablo Angles Galindo.
Tutti spagnoli, tutti provenienti dalla regione di Valencia.
In generale dare spiegazioni riguardo i risultati dei lavori delle Giurie è molto complicato, in questo caso credo di poter affermare che si tratta semplicemente dell’importanza che in questi ultimi decenni ha assunto la Banda e la composizione bandistica in quella parte di mondo. Le bandas de musica sono una delle formazioni musicali privilegiate dal pubblico e sono nella considerazione dei compositori uno dei possibili strumenti per rappresentare la propria invenzione, alla pari con le altre formazioni strumentali: il Certamen di Valencia e le altre iniziative concorsuali di composizione e di esecuzione, le scuole di musica diffuse in tutto il territorio ne sono un’altra dimostrazione.

Aspettative e novità per le prossime edizioni?
Pensiamo di sviluppare maggiormente quelle che definiamo “attività collaterali”: completare la catalogazione e l’informatizzazione dell’Archivio del Concorso, che attualmente contiene circa 1.500 partiture, per una sua sempre maggiore diffusione e conoscenza; proseguire nella produzione discografica che abbiamo avviato diversi anni fa e che è ancora ferma a due soli CD; potenziare il sito internet del Concorso www.corcianoinbanda.com; promuovere ulteriori occasioni di collaborazioni con i Conservatori di Musica, particolarmente dove esiste una orchestra di fiati ma anche con le classi di Composizione, e con le Università.

Un saluto finale per gli Utenti di MondoBande.it?
Permettetemi di ringraziare MondoBande.it per l’attenzione e l’apprezzamento che sempre ha dimostrato nei confronti nostri e del Concorso di Corciano.
L’opportunità di comunicazione e di scambio di opinioni che ci offrite è un mezzo fondamentale di diffusione e di crescita per iniziative come la nostra e per tutto l’ambiente bandistico.
Grazie ancora, un saluto e un augurio di “Serene e Musicali Festività” a voi e a tutti gli Utenti di MondoBande.it, con l’auspicio di vederVi tutti a Corciano!