Concluso il Concorso Internazionale Vallée d’Aoste 2010
SAINT-VINCENT (AO) – L’orchestra di Delianuova e la giovanile di Povoletto trionfanti
Si è chiuso il sipario della 4a edizione del Concorso Bandistico Internazionale “Valleè d’Aoste” al quale hanno partecipato 16 formazioni che si sono alternate sul palco del Palais di Saint-Vincent, regalando al pubblico che ha assistito alle kermesse uno spettacolo di indubbio livello e piacevolezza. A parte la Werkskapelle Ferndorf der Knauf Insolotion, proveniente da Ferndorf (Austria), tutte le altre bande erano italiane: Piemonte (3), Lombardia (2), Friuli Venezia Giulia (2), Veneto (1) Emilia Romagna (1) Sardegna (1), Lazio (1) e Calabria (4).
Dalla suddivisione regionale emerge chiaramente la buona risposta della Calabria, segno tangibile di un chiaro movimento che da qualche anno ha come faro il M° De Paola, e la sua scuola. C’è da chiedersi, invece, cosa sia successo per la mancanza di formazioni estere, visto che nelle precedenti edizioni sono state presenti con un buon numero di rappresentanti.
Tutte le formazioni si sono date “battaglia”, dando vita ad una sana competizione, e chi ha assistito al concorso, ha vissuto i momenti conclusivi nella più totale incertezza, in merito chi potessero essere le bande vincitrici. In tutte le categorie, infatti, le bande si sono dimostrate all’altezza della situazione e, a parte qualche caso isolato, non si sono notati grossi squilibri tra le formazioni.
Fa molto piacere notare che solo una banda è andata di pochissimo al di sotto dei 75 punti: ciò dimostra come il sistema bandistico italiano stia nettamente migliorando, e che si affronta la realtà musicale con impegno e serietà. Sicuramente le performances avranno dato non pochi problemi alla giuria nella scelta delle formazioni vincitrici.
La giuria è stata composta da cinque esperti maestri direttori e compositori di chiara fama internazionale: l’olandese Joseph Hubert Gerard (Jo) Conjaerts, il francese Philippe Langlet, già presente nella precedente edizione del 2008, i nostri Angelo De Paola e Marco Somadossi, i quali sono stati sotto “il comando” del presidente di giuria, il Generale M° Francisco Grau Vegara (Spagna), direttore principale della Banda della Guardia Reale di Spagna.
I brani d’obbligo scelti dalla Direzione Artistica sono stati tutti di autori italiani: “Silver Overture” di Franco Arrigoni, “Pangea” di Andrea Morello e “Trivillium” di Paolo Belloli. Per i brani a libera scelta, come in ogni concorso, i direttori erano liberi di sceglierne uno a piacimento a seconda della categoria di appartenenza. Diversi direttori hanno optato per la ormai collaudata e stra-suonata “Toccata for Band” di Ericksson, ma oltre ai soliti nomi e brani che ormai circolano da diversi decenni, si ha avuto modo di ascoltare anche qualche brano meno conosciuto. Particolare è stato il brano libero scelto dal M° Luigi Bartolini, direttore della banda di Villa Santo Stefano (3a cat.), “Mazama“: come egli stesso ha detto, durante una nostra conversazione, «ho scelto questo brano perché ho potuto far emergere la classe che meglio si esprime nella mia formazione, le percussioni». Penso che la sua scelta sia stata azzeccata, visto il risultato ottenuto, ma anche perché il brano libero dovrebbe essere scelto in base alla formazione che si esibisce, a completamento del brano d’obbligo, dove magari non emergono alcune caratteristiche; in questo modo i giurati possono esaminare una banda nella totale completezza e capire anche quanto il direttore possa essere esperto in materia di repertorio e nella sua scelta.
In Prima categoria, invece, entrambi i brani liberi sono stati molto curiosi. Sia “The Dream of Freedom” proposto dalla banda di Ferndorf, così come “Immagini” composta da Angelo de Paola, ed eseguita dall’orchestra diretta da Gaetano Pisano, hanno fatto emergere capacità esecutive che vanno ben oltre la conoscenza dei linguaggi tonali. In entrambi, oltre all’utilizzo di strumenti a fiato non prettamente bandistici o strumenti d’effetto (come i flauti dolci nel primo caso) e strumenti a corde (arpa) o il pianoforte (nel secondo caso), i musicisti si sono esibiti in parti vocali.
Nella Seconda Categoria c’è stata l’unica “quota rosa” tra i direttori, il M° Concetta Nicolosi, che ha diretto l’orchestra di Cinquefrondi.
Questa è la classifica finale completa del 4° Concorso internazionale della Valle d’Aosta:
3° Categoria – Brano d’obbligo: “Silver Overture” di Franco Arrigoni
1° Associazione Culturale Musicale Euritmia – Povoletto (UD) – pt. 90,37
Dir. David Gregorin
Brano a libera scelta: Lord Tullamore – C. Wittrock
2° Corpo Musicale Romualdo Marenco – Novi Ligure (AL) – pt. 86,78
Dir. Andrea Oddone
Brano a libera scelta: Toccata for band – F. Erickson
3° Banda Musicale Comunale Città di Villa S. Stefano (FR) – pt. 83,67
Dir. Luigi Bartolini
Brano a libera scelta: Mazama – J. Chattaway
4° Complesso Bandistico “F. Cilea” – Oppido Mamertino (RC) – pt. 81,17
Dir. Stefano Calderone
Brano a libera scelta: Toccata for band – F. Erickson
5° Associazione Culturale Musicale “G. Verdi” – Sestu (CA) – pt. 79,82
Dir. Claudio Corrias
Brano a libera scelta: Celebretion Suite – G. Foddai
6° Corpo Bandistico Città di Sona (VR) – pt. 77,77
Dir. Fabrizio Olioso
Brano a libera scelta: Diario di bordo – D. Tosolini
7° Filarmonica Città di Colleredo di Prato (UD) – pt. 77,33
Dir. Fulvio Dose
Brano a libera scelta: Prima Luce – J. Van Der Roost
8° Società Filarmonica “S. Cecilia” – S. Martino Canavese (TO) – pt. 75,08
Dir. Alessandro Data
Brano a libera scelta: Contest Music – L. Pusceddu
2° Categoria –
Brano d’obbligo: “Pangea” di Andrea Morello
1° NON ASSEGNATO
2° Orchestra di fiati dell’ Ist.Mus, “L. Da Vinci” – Roccabernarda (RC) – pt. 87,70
Dir. Francesco Castagnino / Alessandro Facente
Brano a libera scelta: Aquarium – J. De Meij
3° Concerto d’ Armonia Valtaro – Borgo di Valtaro – Fornovo di Taro (PR) – pt. 87,37
Dir. Francesco Zerba
Brano a libera scelta: Caleidoscopio – L. Pusceddu
4° Banda Musicale Città di Ivrea (TO) – pt. 83,83
Dir. Alessandro Data
Brano a libera scelta: Diogenes – J. De Haan
5° Orchestra Fiati Città di Cinquefrondi (RC) – pt. 82,90
Dir. Concetta Nicolosi
Brano a libera scelta: Toccata for band – F. Erickson
6° Accademia Musicale “G. Gabrieli” – Bovezzo (BS) – pt. 81,63
Dir. Giuseppe Togliani
Brano a libera scelta: The Ascension – R. W. Smith
7° Filarmonica “G. Verdi” – Biandronno (VA) – pt. 74,67
Dir. Giuseppe Pugliese
Brano a libera scelta: Virginia – J. De Hann
1° Categoria – Brano d’obbligo: “Trivillium” di Paolo Belloli
1° Orchestra di fiati “N. Spadaro” – Delianuova (RC) – pt. 92,35
Dir. Gaetano Pisano
Brano a libera scelta: Immagini – A. De Paola
2° Werkskappelle Ferndorf der Knauff Insolation – Ferndorf (Austria) – pt. 84,42
Dir. Gernot Steinthaler
Brano a libera scelta: The Dream of Freedom – H. Marinkovits
Indiscussa vincitrice del concorso è l’orchestra di Delianuova, che oltre il podio più alto in prima categoria, avendo raggiunto anche il punteggio massimo tra le partecipanti, è stata premiata col trofeo del comune di Saint-Vincent, consegnato dal Sindaco della cittadina valdostana. Contentissimo il M° Gaetano Pisano, il quale non si aspettava di arrivare primo assoluto, nonostante fosse consapevole del potenziale della sua formazione, e che ha ringraziato i suoi ragazzi per l’impegno e la serietà con cui hanno lavorato per prepararsi ad affrontare questa rassegna. Negli occhi del M° Pisano, ma non solo nei suoi, oltre alla felicità per il traguardo, si percepiva una sensazione di melanconia, dovuta alla mancanza di un’orchestra che non ha preso parte al concorso per alcuni problemi dell’ultimo minuto, e anche quando è stato stuzzicato con qualche domanda in merito, ha ammesso che la sfida in prima categoria senza l’Etna Wind Orchestra non è stata la stessa cosa: infatti sarebbe nato un duello amichevole tra le due formazioni, quasi come un derby calcistico, ma sicuramente senza ultras pericolosi, visto il buon sangue che scorre tra i direttori, amministratori e componenti delle formazioni.
Un’altra stellina che ha brillato in questo concorso – precisando che l’uso del diminuitivo, anzi del vezzeggiativo, è solo per una questione anagrafica – è stata la giovanissima formazione udinese di Povoletto. La banda dell’associazione “Euritmia”, di fatto, è un’orchestra giovanile composta da ragazzi di età compresi tra gli 11 e i 20 anni.
Prima della premiazione, c’è stato anche lo spazio per una formazione di altissimi livelli che ha concluso la manifestazione: la banda della Polizia di Stato (nella foto), diretta dal M° Maurizio Billi, con la partecipazione della cantante americana Charlie Porter. La banda ha eseguito un repertorio vario, dai repertori originali per banda, ai concerti solistici per strumenti soli e banda, agli arrangiamenti del M° Roberto Granata, che hanno permesso agli spettatori, che hanno riempito la platea del Palais (in molti erano anche in piedi perché tutto esaurito) di ascoltare la potente e brillante voce della cantante.
Questo è stato il repertorio:
- Napolitan Holiday (Philip Sparke)
- C’era una volta in America (Ennio Morricone)
- Saga Candida (Bert Appermont)
- The best of Nat King Cole (Lerner / Loewe / Redi / Galdier arr. R. Granata)
- Tango Club (Roberto Molinelli – Arr. M. Billi – Sax Alto solo Gabriele Francioli)
- Two Part Inventions (Philip Sparke – euphonium solisti Matteo Caramaschi e Luciano de Luca)
- Imagine (Lennon – arr. M. Granata).
Per il successo del Concorso Internazionale della Valle d’Aosta, va il merito al grande “Maestro Lino”, il quale senza non pochi sacrifici, e problemi dell’ultimo minuto, è riuscito a portare avanti una manifestazione internazionale, curandola in tutti i minimi particolari, e facendo in modo che concorrenti e ospiti avessero tutto ciò che gli serviva. Fieri scudieri del M° Blanchod sono stati i sempre presenti Massimo Folli (presidente dell’orchestra d’harmonie diretta da Lino Blanchod) e Carmelo Dovara, giunto dalla Sicilia per collaborare alla realizzazione del materiale video/sonoro della manifestazione, e poi ancora Sara Semeria, la segretaria del concorso che durante i mesi che hanno preceduto l’evento “ha fatto ammattire tutti chiedendo documenti e copie delle partiture“, e Giuseppina Scalise, segretaria di giuria e voce ufficiale del concorso.
La riuscita di un concorso internazionale che si svolge in Italia permette di portare all’estero un’immagine diversa dell’iconografia nazionale messa in evidenza. E’ vero che ci sono ancora bande legate a certi funghi che crescono solo in alcune zone ben precise e che vengono consumati solo in quei posti, ma è altrettanto vero che ci sono realtà che questi funghi li usano soltanto come contorno e non come piatto principale o addirittura si adeguano a dei piatti internazionali e non a cucine regionali. Ci sono molti casi dove le nostre formazioni italiane realizzano espressioni di altissimi livelli in competizioni internazionali, come è stato il caso dell’orchestra diretta dal M° Blanchod a Riva del Garda, o ancora, per meglio dimostrare certi fatti, il risultato ottenuto nell’ultimo concorso a Kerkerade dalla formazione diretta dal M° Andrea Loss.
Ma queste bande o orchestre di fiati, non sono formazioni professionali (dove per professionale si intende che non hanno scopo di lucro e quindi non percepiscono stipendi), e quindi va ricordato che le formazioni che prendono parte a questi concorsi non sono sovvenzionate da enti o da privati, ma si autotassano per poter far fronte a tutte le spese. Ci si aspetta, quindi, che le autorità atte al miglioramento del sistema bandistico italiano, possano prendere in considerazione seriamente queste manifestazioni, e cercare di migliorare il sistema valorizzando e contribuendo alla crescita e trasmissione della cultura bandistica vera, aiutandole a partecipare a questi eventi con interventi regionali o statali tali da non far gravare sui singoli musicisti tutti gli oneri che comportano la partecipazione ad eventi simili.
(a cura di Giuseppe S.)