Assemblea straordinaria Federazione Bande Musicali Sardegna

VILLACIDRO, 27/09/2014 – Comunicato Stampa a cura della Federazione

Sabato 27 settembre 2014 alle ore 17.00 a Villacidro , per iniziativa delle Federazione delle Bande Musicali della Sardegna, è convocata, presso l’attuale sede dell’Associazione Musicale S. Cecilia, sita nell’ex mattatoio in via Todde, un’Assemblea straordinaria delle Bande Musicali estesa a tutte le associazioni (Cori, gruppi Folk, musicali etc.) che fanno capo alla legge Regionale n. 64/86 per i contributi che garantiscono in parte l’operatività delle stesse.

L’iniziativa nasce dal fatto che le Associazioni si trovano in estrema difficoltà in quanto non ricevono i fondi già stanziati e attribuiti con comunicazioni ufficiali dal 2012. Ancora nulla è stato fatto per sbloccare il pregresso e peraltro non si conoscono le prospettive per il prossimo anno.

Questo dato di fatto ha creato una crisi di preoccupante dimensione che sta portando molte realtà ad interrompere l’attività o al fallimento, che coinvolge un grande patrimonio culturale popolare e il ruolo che le stesse svolgono nelle rispettive comunità. Questa situazione ha messo le Associazioni in condizioni di non poter corrispondere, dal mese di febbraio – marzo 2014 ad oggi, le indennità dovute ai direttori artistici e ai maestri formatori, che hanno prestato la loro opera.

La Federazione ha chiesto da diverso tempo incontri con la Regione e l’Assessorato competente per poter sbloccare, almeno in parte, la situazione, ma le risposte si fanno attendere, come gli incontri più volte richiesti.

La riunione di sabato 27 ha lo scopo di progettare iniziative perché lo stesso Presidente della Regione incontri una delegazione e sblocchi la grave situazione, così come è avvenuto per i grandi eventi, per quali è caduto il vincolo del patto di stabilità.

Da sottolineare che nelle Associazioni lavorano, seppure in maniera precaria e occasionale, tanti giovani musicisti, diplomati al Conservatorio e che in queste realtà hanno trovato occasione di lavoro. Se la preoccupante situazione dovesse persistere per loro cadrebbe anche questa piccola speranza di lavoro e per le associazioni si decreterebbe la fine dell’attività e del ruolo svolto nelle rispettive comunità.