Professione “MAESTRO” di Musica, una prospettiva reale e realizzabile

GORLAGO (BG). Lo scorso 15 Novembre, nella sede del Corpo Bandistico, si è tenuto l’incontro della IV edizione di DIRIGIamo

Interessante incontro quello avvenuto il 15 novembre 2015 nella sede del Corpo Bandistico di Gorlago (BG).
L’occasione è stata la 4° edizione di DIRIGIamo, la serie di Masterclass organizzate dall’Associazione Musicale ARTE NOVA di Borno (BS) dedicate a Maestri Direttori di Banda.

Il tema scelto per l’occasione dal M° Guido Poni, Professione “MAESTRO” di Musica, una prospettiva reale e realizzabile è ciò che ha attirato molti addetti ai lavori, curiosi di capire se di musica, in campo bandistico, si può o meno vivere.

I partecipanti, provenienti da Lombardia, Liguria ed Emilia Romagna, hanno accettato di passare così una domenica alternativa: a differenza delle scorse edizioni, infatti, non si è parlato di argomenti tecnici quali scelta del repertorio, gestualità, interpretazione o altro; si è dibattuto, invece, circa le motivazioni, le competenze e le difficoltà “pratiche” insite in una professione ambita da molti ma praticata da pochi. E l’esperienza maturata nel settore in questi anni dal relatore, in particolare quella legata alla costituzione di 3 bande musicali nuove, ma anche nella Direzione di Complessi Bandistici e nella Direzione Artistica di Corsi di Musica, oltre che nell’insegnamento, ha certamente richiamato l’attenzione.

Ogni partecipante ha parlato delle proprie esperienze personali, condividendo aspettative e difficoltà, in un partecipato dibattito: ciò ha permesso di toccare molteplici aspetti della professione.
Si è evidenziato come in Italia non esista una legislazione tale da delineare in maniera precisa i connotati del “Maestro” di Musica; esistono, invece, diversi punti di vista più o meno autorevoli. Non mancano certamente esempi di successo nel settore ma si è anche evidenziato come all’estero la carriera di “Maestro” sia meglio strutturata, conseguenza di una maggior valorizzazione della materia musicale nel suo complesso, a partire dalla scuola e dall’amministrazione pubblica. Una legislazione carente non permette di avere dei riferimenti chiari, ma lascia al singolo la possibilità di costruirsi un proprio percorso che lo può portare a vivere di musica, a condizione che venga utilizzata intraprendenza e proattività.

Il dibattito ha messo in evidenza anche altre attitudini utili per poter svolgere questa professione: perseveranza, ambizione, diligenza, autorevolezza, capacità relazionali, fantasia e creatività, capacità manageriali, il tutto condito con una adeguata preparazione.

Entrando nello specifico, si è notato come ci sia spesso confusione su quali attività svolgere e sul come svolgerle, sulle risorse a disposizione e, a volte, persino sul lessico utilizzato. Tutto ciò, purtroppo, porta a disperdere importanti energie e, anche in campo musicale, c’è un problema comune a tutti coloro che non riescono ad avere successo in ciò che fanno: la mancanza di obiettivi chiari, sia di lungo, che di medio e breve periodo. E se non si ha chiaro dove si vuole andare può accadere di ritrovarsi in situazioni lontane da quelle alle quali si aspirava: la frustrazione che ne deriva genera pessimismo in quanto non si vedono realizzate le proprie aspirazioni, e si rischia così di entrare in una spirale di negatività molto deleteria.
Al contrario, dove gli obiettivi sono chiari, si notano risultati interessanti, ottenuti anche grazie alla capacità di verifica critica delle proprie azioni.

L’incontro si è concluso con l’assegnazione di un compito individuale per ciascun partecipante: individuare l’attitudine che rappresenta il proprio punto di forza (sulla quale continuare a fare leva) e quella sulla quale si sono evidenziati margini di miglioramento.
Solo lavorando nella giusta direzione, con il giusto impegno e sfruttando al meglio le opportunità che si trovano sulla propria strada si rende realizzabile il “sogno” di diventare professionisti della più nobile delle arti. Ed il mondo bandistico, sempre più complesso, ha bisogno di operatori adeguatamente preparati.