Correva l’anno 1822… – M. Romana e G. Spiller
La storia dell’Associazione Filarmonica Castellamonte – Scuola di Musica “Francesco Romana”
“Correva l’anno 1822…” è un libro straordinario e interessante, fin dalla prefazione, il cui incipit comincia con “Tutta la storia dell’uomo e dell’umanità è accompagnata dalla musica” e dalla seconda figura, raffigurante una tavoletta lignea risalente al 1822 e recante i nomi dei fondatori dell’Accademia Filarmonica in Castellamonte”. Il libro rappresenta un pezzo di storia italiana: un excursus variegato e accompagnato da documenti storici, fotografie d’epoca e più recenti, stralci da un Libro delle Assemblee e addirittura un documento riportante un Regio Decreto emanato da Vittorio Emanuele III nel 1925.
Riportiamo di seguito una sintesi gentilmente inviataci dal Presidente dell’Associazione, Dott. Giacomo Spiller
Dai registri conservati presso l’archivio storico di Torino risulta che già sul finire del 1700 a Castellamonte esisteva un Corpo Musicale organizzato. Nel salone dei concerti della sede è esposta una tavoletta lignea del 1822 che riporta i nomi dei soci fondatori della allora ufficialmente costituita “Accademia Filarmonica”.
La Filarmonica di Castellamonte ha sempre preso parte a tutte le manifestazioni più importanti del paese: nel 1875 all’inaugurazione della Chiesa Parrocchiale; nel 1887 all’inaugurazione della ferrovia; nel 1896 all’arrivo della luce elettrica, nel 1902 all’inaugurazione dell’acquedotto.
Sui bellissimi libri assemblee, sui quali ancora oggi vengono riportati i verbali delle adunanze, si possono leggere incredibili pagine di storia che, con una calligrafia da favola, raccontano aneddoti e situazioni a volte incredibili. Una solenne deplorazione ecclesiastica ha infervorato gli animi a inizio 1900: oltre ad aver suscitato le ire del parroco per aver creato la tradizione della sfilata di Carnevale al Mercoledì delle Ceneri (tradizione che prosegue ancora oggi su espressa dispensa vescovile…) capitò che la banda venne chiamata per il funerale civile del fratello dell’allora vice presidente. Il direttivo decise che la filarmonica sarebbe stata superiore a tutte le idee politiche e religiose e così suonò a tale funerale. La Curia, indignata, richiese ufficialmente un atto di sottomissione all’intero corpo musicale, vietando alla banda di intervenire alle funzioni religiose della Diocesi. Questa la risposta: “La Filarmonica di Castellamonte non accetta, né sottoscrive atti che implichino l’alienazione della propria libertà a favore di chicchessia – i suoi principi ed intenti glielo vietano – non avendo essa scopi politici o confessionali – quale libera emanazione del paese, la Filarmonica vive e prospera indipendentemente da ogni vincolo o bega partigianesca, rispettando tutti senza predilezioni o favori di sorta”. Era il giugno 1905 e per solidarietà anche la Cantoria e l’Orchestra “scioperarono” non prestando più servizio nelle funzioni ecclesiastiche.
Pochi anni dopo, nel 1916 il direttivo deliberò di donare un vaglia di 5 lire ai Soci Filarmonici Soldati, questa la lettera di accompagnamento: “Conforme alla deliberazione presa dall’Assemblea dei Soci della Filarmonica qui allegato vi rimetto un vaglia di lire cinque quale attestazione di riconoscenza per quanto fate nell’interesse della nostra Italia. Contemporaneamente vi faccio noto che i Soci Filarmonici hanno pure deliberato di rimandare la tradizionale festa di Carnevale al giorno in cui ritornerete fra noi vittoriosi e soddisfatti d’aver contribuito a rendere sicura e prospera la Cara Patria col fermo proposito di far rifiorire la vecchia nostra istituzione. Nella speranza che questo giorno da tutti desiderato non sia lontano vi mando a nome di tutti i Soci un affettuoso saluto e l’augurio che le austriache palle non sfiorino la vostra persona perché possiate al vostro ritorno venire in mezzo a noi lieti e con noi gridare Via l’esercito, Viva la Patria, Viva il Re”.
Nel 1922, durante i festeggiamenti del centenario, si costituì un comitato pro Casa della Musica, venne individuato il terreno adatto e venne commissionato il progetto al perito tecnico Giovanni Poletto. Grazie alla generosità della famiglia Romana, a cui è intitolata la Scuola di Musica, e di molti concittadini, nel 1925 si inaugurò l’elegante edificio che diventò la sede dell’associazione.
Il 25 ottobre dello stesso anno sulla Gazzetta Ufficiale venne pubblicato il Regio Decreto, firmato da Vittorio Emanuele III, con l’erezione della filarmonica di Castellamonte in Ente Morale, attribuendole così il riconoscimento giuridico.
Dai tempi della fondazione si sono alternati alla direzione della Filarmonica soltanto una ventina di maestri, molti dei quali hanno diretto per lunghi periodi: dal 1941 a oggi tutto il successo è stato spartito soltanto tra il maestro Mario Nubola (45 anni di direzione) e l’attuale maestro Francesco Fontan (per ora 22 anni di direzione). Il primo direttore della Filarmonica fu il maestro Pietro Gallo e tra i nomi più illustri ricordiamo Giuseppe Margani, Edoardo Fusco, Ettore Schinelli, Giulio Guindani e Piero Mandelli.
Il primo presidente ufficiale della Filarmonica rispondeva al nome di Giacomo Meuta e negli anni si sono susseguiti i membri delle famiglie più rispettabili del paese: Felizzatti, De Rossi, Mattioda, Romana, Berrino, Nubola, Tinetti, Fontan. Dal 2003 l’associazione è presieduta dal sottoscritto Giacomo Spiller.
Il direttivo dell’associazione ha sempre cercato di proporre iniziative culturali interessanti e così ha istituito la tradizione dei Concerti di Primavera organizzando vere e proprie stagioni concertistiche facendo esibire anche artisti di indiscussa fama, collaborando tra gli altri con il Teatro Regio di Torino e con l’Orchestra della Rai. In archivio esistono tre stupendi libri d’oro sulle cui pagine, ad ogni concerto, gli artisti locali hanno sempre dipinto, e ancora oggi dipingono, una locandina sulla quale vengono apposte le firme di tutti gli esecutori. Nel 2007, per suddividere l’organizzazione, è stata costituita l’Associazione Concertistica Castellamonte ed è stata siglata una convenzione con il Teatro Regio di Torino per avere uno sconto sui biglietti di ingresso alle opere liriche.
Da sempre si è dedicata grande attenzione ai più giovani, puntando molto sull’insegnamento agli allievi. E’ così che oltre ai corsi di teoria e solfeggio e di strumenti bandistici, con insegnanti per le ance ed insegnanti per gli ottoni, la Scuola di Musica ha organizzato corsi per strumenti ad arco, per pianoforte e per chitarra. In seno alla Filarmonica sono nati un quartetto d’archi, un’orchestrina di liscio, un coro alpino, un quartetto di fiati, per giungere ai giorni nostri con la nascita dell’orchestra con dodici chitarre ed uno strano quintetto di fiati/percussioni dal nome “strange band”. Ogni anno si svolge il saggio degli allievi e negli anni trenta era addirittura venuto il maestro Franco Alfano a far parte della commissione giudicatrice. Ma altri grandi nomi vengono spesso citati parlando della Casa della Musica: all’interno del bellissimo pianoforte gran coda Rud Ibach Sohn, utilizzato per i concerti da camera, sono gelosamente custodite le firme autografe di Giacomo Puccini e di Luigi Gallino incise nel legno della cassa armonica.
Vista la grande tradizione musicale ed il grande patrimonio storico custodito dall’associazione il direttivo ha deciso di realizzare importanti progetti di conservazione per tutelare tale patrimonio.
In primo luogo per l’edificio che nel 2008 è stato inserito dalla Soprintendenza ai Beni Architettonici nell’elenco dei beni vincolati riconoscendogli pregio e importanza storica.
In secondo luogo per la biblioteca e l’archivio degli spartiti storici per i quali è in fase di conclusione un delicato progetto biennale di catalogazione informatica affidato a personale qualificato dell’Istituto per i Beni Musicali del Piemonte con un impegno quotidiano co-finanziato al 75% dalla Soprintendenza ai Beni Librari della Regione Piemonte.
In terzo luogo per gli strumenti più antichi che, come è successo per il pianoforte gran coda di cui sopra, sono stati restaurati da personale altamente preparato.
In quarto luogo per le fotografie ed i libri verbali, quasi duecento anni di storia, che sono stati scannerizzati e salvati digitalmente, in parte pubblicati su internet in parte riportati sul libro “Correva l’anno 1822….” pubblicato nel 2006.
In quinto luogo per i supporti audio e video dei concerti che vengono ogni volta registrati in modo semi professionale.
E’ in fase di definizione una collaborazione musicale con il Comune di Castellamonte che ha avviato il “Progetto Giovani” finanziando una serie di corsi formativi specifici per ragazzi. Nel 2008 si è inoltre concretizzata la collaborazione con una scuola di danza classica, già attiva da anni in città, ospitando l’intera sua attività all’interno della Casa della Musica.
Negli ultimi anni si è cercato di sfruttare al 100% gli spazi disponibili passando da una situazione in cui la Casa della Musica ospitava soltanto le prove settimanali del venerdì e le lezioni di musica del sabato per arrivare oggi a dover progettare un ampliamento della sede. Si consideri che ora dal lunedì al venerdì al mattino un archivista lavora in biblioteca, al pomeriggio si svolgono a piano terra le lezioni di chitarra, al primo piano le lezioni di danza. Al sabato tutti i locali sono riservati alle lezioni della Scuola di Musica Bandistica. Al venerdì sera si svolgono le prove della filarmonica. Saltuariamente i locali a piano terra vengono utilizzati per mostre o esposizioni come nel caso dell’annuale Mostra della Ceramica. Un locale a piano terra è affittato come esercizio commerciale nel quale si sono alternati una gran varietà di utilizzatori… si è passati da un barbiere ad un erborista, ad un fioraio e ora al kebabbaro. Nelle due sale più grandi si ospitano anche riunioni di altre associazioni culturali, di partiti politici, o iniziative promosse dall’Amministrazione Comunale o dalla Pro Loco. Nella sede non mancano ovviamente quei luoghi che supportano importanti momenti di aggregazione conviviale… si pensi che anche la cantina è un luogo attraente perché tutte le bottiglie piene di prezioso fluido inebriante sono sistemate all’interno di una stanza completamente dipinta negli anni cinquanta da musici oltremodo goliardi e così sulle pareti e sul soffitto si vedono realistici filari di viti e grappoli d’uva affiancati a caricature di Bacco e di Venere con citazioni che qui non è il caso di riportare.
La banda musicale affiliata alla ARBAGA, la Federazione Piemontese della bande musicali, grazie alla quale la Filarmonica ha avuto accesso a iniziative importantissime. Si ricordano ad esempio l’esibizione della Filarmonica al Sestriere nel giorno della gara olimpica di slalom gigante maschile nel 2006 e la partecipazione al Concorso di Riva del Garda nel 2007.
I preparativi per le Olimpiadi sono iniziati con molti mesi d’anticipo. L’Arbaga ha organizzato un corso per bande da parata e la filarmonica vi ha partecipato per imparare a seguire le indicazioni del mazziere, camminare al suono dei tamburi imperiali e per coordinarsi con le evoluzioni delle majorettes. Rinnovate le divise acquistando nuove giacche a vento e guanti per quasi 70 musici, addestramento nel grande piazzale del mercato con tanto di birilli e fettucce per imparare a fare curve e conversioni interne, plastificato un nuovo libretto con marce più accattivanti, i musici hanno suonato al Sestriere in un paese festante invaso da atleti e spettatori provenienti da tutto il mondo, di fronte a telecamere e intervistatori che parlavano lingue incomprensibili.
Di tutt’altra natura sono stati i preparativi per la partecipazione al Concorso “Il Flicorno d’oro” di Riva del Garda. Una volta individuati i brani da presentare, sono iniziati quattro mesi di intense prove a sezione e d’assieme. Il Maestro per un’intera settimana si è trasferito a Riva del Garda, alcuni fortunati si sono fermati per tre giorni, mentre la maggior parte si è sobbarcata il viaggio in pullman e l’esecuzione in un solo giorno. Essendo la prima partecipazione ad un concorso internazionale il maestro ha scelto di iscriversi alla sezione fuori concorso per avere una classificazione ed un giudizio da parte della qualificata giuria. L’emozione ha avuto la meglio su molti elementi, si tenga presente che non era presente nessun “rinforzo” esterno. Le preziose indicazioni dei giudici vengono sovente rilette ad alta voce dal maestro durante le prove settimanali, nella speranza che tutti i musici recepiscano il messaggio.
La banda musicale ogni anno cerca di organizzare almeno una trasferta e tra le più riuscite spicca la cinque giorni a Praga nel 2004 per l’annuale maratona musicale delle bande musicali provenienti da tutta Europa. Oltre ai tre concerti eseguiti, di cui uno sotto al famoso orologio astronomico, per la serata finale molte bande si sono ritrovate in un vecchio convento di Praga. L’orchestrina locale è riuscita a suonare forse due mazurche… dopo dieci minuti i ragazzi erano già in piedi sulle panche a suonare a ruota libera. Dopo un minuto almeno trenta ragazzi di altre nazioni hanno sfoderato i loro strumenti e sono iniziate le sfide a cambi di tonalità e di ritmo. I fiumi di birra hanno consolato soprattutto l’orchestrina che mestamente ha ritirato l’impianto e ha lasciato il palco a un mare di giovani che, senza problemi di lingua, hanno trascorso con la musica una serata davvero indimenticabile.
La gestione di questa associazione richiede un impegno costante e non indifferente. Il direttivo si riunisce ufficialmente almeno ogni due mesi, anche se ci si incontra tutte le settimane per gli aggiornamenti veloci, il Maestro e il Presidente si vedono ogni giorno. Ogni giorno c’è da preparare una richiesta di contributo, scrivere un biglietto di auguri o di condoglianze, aggiustare un rubinetto o una serratura, protocollare una richiesta al comune, concordare il programma di un servizio, preparare la sede per qualche riunione, far aggiustare qualche strumento o acquistare strumenti per allievi, scegliere le partiture più adatte ai concerti, contrattare con la ditta dei pullman, calcolare l’iva, versare la siae, l’ires, l’ici, spedire una raccomandata, aggiornare la divisa, verificare la contabilità, i budget, gli estratti conto, aggiornare il sito internet, organizzare le foto, rilasciare una tessera o una ricevuta, rispondere a varie mail, leggere i forum e scrivere recensioni per siti internet.
Finito di stampare nel mese di Novembre 2006
Il libro è distribuito gratuitamente
Per info: www.bandacastellamonte.it