Quella cosa in Lombardia – Momenti musicali con autori lombardi

Corpo Musicale Appianese e Alfredo Ferrario Quartet – Direttore: Simone Butti

Una banda incontra un quartetto jazz e nasce il progetto QUELLA COSA IN LOMBARDIA. Così, sotto l’abile direzione del maestro Simone Butti, il Corpo Musicale Appianese, musicisti non professionisti ma che suonano con passione ed entusiasmo, si confronta con dei veri professionisti del jazz, l’Alfredo Ferrario Quartet. Iniziando da alcune composizioni d’autori, per così dire, del nostro cortile.
Ed ecco che Bruna Montanina e Lina Ritornerò, composte negli anni 50 dal musicista appianese Fiorino Uboldi, insieme a Chiacchere Appianesi di Giovanni Gnaga, direttore della banda del nostro paese negli anni ’20, sono state rivisitate con nuovi arrangiamenti in chiave jazzistica dal maestro Stefano Caniato e registrate su questo CD.
In buona compagnia, quella di alcune musiche scritte da autori lombardi noti al grande pubblico. Come Un Bacio a Mezzanotte e Donna, di Gorni Kramer, simpaticissimo fisarmonicista e direttore d’orchestra di tanti varietà della prima Rai Tivù. Artista di livello internazionale, tanto quanto lo era Fiorenzo Carpi, autore della nostra title track Quella Cosa in Lombardia e di La Luna è una Lampadina, scritta in coppia con il futuro premio Nobel per la Letteratura, Dario Fo.
Si unisce a loro Giovanni d’Anzi, quello di Bambina Innamorata, grande successo degli anni Cinquanta, senza dimenticare né Sandro Ciotti e la sua Veronica, composta in coppia con quell’impagabile cantastorie italiano che, come nessun altro, è riuscito a toccare contemporaneamente le corde del tragico, del poetico e del comico, cioè Enzo Jannacci, né Pennati che, assieme a un altro irresistibile menestrello come Giorgio Gaber, ci ha regalato Non Arrossire.

Hanno detto di noi
La scelta di valorizzare parte del repertorio d’autore italiano del passato da parte dell’amico Alfredo Ferrario mi è sembrata una felice idea. I compositori americani sono sempre stati celebrati al contrario dei nostri che vengono “riesumati” solo in rare occasioni.
Io ero amico di Gaber come anche di Kramer.
Gaber agli inizi della sua carriera suonava jazz, sto parlando degli anni ‘50 quindi oltre mezzo secolo fa in una Milano straordinaria che vedeva oltre me e Gaber anche Jannacci, tutti alle prime armi e tutti appassionati e musicisti di jazz.
Alfredo è uno straordinario clarinettista che meriterebbe molto di più se il nostro paese fosse altamente musicale; purtroppo l’Italia è il paese dove trionfano solo le canzonette e le banalità televisive al contrario della musica di classe, di buon gusto, di alto livello molto spesso dimenticata.
Questa è una maniera per valorizzare e per non dimenticare i grandi nostri autori.
Bravi!

Lino Patruno

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Complimenti! Belle orchestrazioni in rispetto dello stile d’epoca. E’ un ottimo omaggio agli autori lombardi.

Nanni Svampa

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Si ringraziano
I musicisti del Corpo musicale Appianese.
Il maestro Simone Butti.
Alfredo Ferrario Quartet con Alfredo Ferrario al clarinetto, Stefano Caniato alle tastiere, Massimo Caracca alla batteria e Roberto Piccolo al contrabbasso;
Gli ospiti speciali che con i loro interventi hanno aggiunto ulteriore lustro alla registrazione: Stefano Bagnoli batterista di Jannacci, Marco Bianchi giovane comasco che col suo vibrafono si sta imponendo a livello internazionale, Emilio Soana tromba storica, Giuseppe Fornaroli musicista raffinato e grande chitarrista, Paolo Alderighi astro nascente, pianistra straordinario tiene concerti in tutta Europa.
Alvaro Belloni, per le meravigliose fotografie.
Magic Foto per il video.
Carla Negrini che ci ha aiutato con la grafica con pazienza e disponibilità.
Il consiglio direttivo del Corpo Musicale Appianese, e tutti quelli che hanno creduto nel progetto.
L’Amministrazione Comunale Appianese per il contributo alla registrazione del CD.

Per info: simonebutti@tiscali.it