Scorribanda – Festival dei Complessi Bandistici Umbri

Si è recentemente conclusa la XV edizione. La Regione Umbria, con la collaborazione dell’ANBIMA sez. Umbra, ha realizzato diverse interessanti iniziative

Ad agosto di quest’anno, la banda in cui suono (Banda Cittadina di Arsiè – BL), ha ricevuto l’invito da parte della Regione Umbria su consiglio del Maestro Carlo Pirola, di partecipare con la banda giovanile a “Scorribanda”, un’interessante manifestazione promossa in Umbria.
Ho partecipato quindi a questo progetto suonando assieme alla “mini banda”: faccio parte del corpo docenti della scuola di musica bandistica e devo dire che il clima che ho trovato a Bevagna, è stato a dir poco eccellente.
Molto organizzata logisticamente e già rodata per questo tipo di manifestazione, la banda locale ci ha trattati molto bene per quanto riguarda vitto e alloggio, ospitandoci in un Convento. Le sessioni di studio sono state soddisfacenti, la mia banda giovanile si è amalgamata perfettamente con gli altri ragazzi umbri che hanno partecipato a questo piccolo campus musicale, studiando ed eseguendo nel concerto finale la famosa “First Suite in Eb” di G. Holst.
Vista l’importanza di questo progetto per i giovani bandisti, ho pensato di approfondire la storia della manifestazione intervistando Katalin Regoczi, la coordinatrice di Scorribanda.

Ciao Katalin, benvenuta su MondoBande. Vuoi spiegarci cos’è Scorribanda?
La Regione dell’Umbria, allo scopo di elevare la qualità tecnica ed artistica dei Complessi Bandistici Umbri, ha promosso nell’anno 1989 la prima edizione di Scorribanda, manifestazione che si è ripetuta fino al 1999 mantenendo inalterate le proprie dimensioni organizzative e regolamentari. Si è svolta sempre nel periodo autunnale, con una durata limitata a due – tre fine settimana, in un ambito territoriale ristretto ad una o due località e con una Commissione composta da esperti provenienti da altre regioni (Nicola Centofanti, Fulvio Creux, Carlo Pirola, Savino Acquaviva, Giorgio Coppi, Giancarlo Aleppo, Angelo Bolciaghi, Michele iannaccone, Raffaele Tega, Luigi Livi, Silverio Cortesi, ecc). Il bando di partecipazione conteneva alcuni brani d’obbligo e le varie edizioni, sia che fossero impostate come concorso o semplicemente come rassegna, si concludevano in ogni caso con l’assegnazione di premi.
Nel 2001 sono stati introdotti alcuni cambiamenti che hanno dato una nuova veste a “Scorribanda”: le iniziative vengono dislocate nell’intero territorio regionale e svolte nell’arco di tutto l’anno; la Commissione, composta da maestri umbri, viene coinvolta direttamente nella gestione dei singoli progetti.
Dal 2003, le edizioni vengono impostate per progetti e si da sempre maggiore spazio al confronto, alla collaborazione tra direttori e musicanti di diversi complessi attraverso iniziative di approfondimento di argomenti di fondamentale importanza, di ricerca, di contatto con alcuni compositori e con realtà bandistiche di altre regioni.
Nelle quindici edizioni si sono presentati complessivamente 57 complessi, 41 della provincia di Perugia e 16 della provincia di Terni. Fra questi tre Bevagna, Cannara e Castel del Piano non sono mai mancati a questo appuntamento annuale.
Dal 2001 ad oggi sono stati organizzati oltre 120 concerti bandistici, numerosi seminari e iniziative di studio dedicate non solo a musicanti di diverse classi di età, ma anche ai direttori, varie conferenze e in particolare uno stage triennale, denominato “I giovani fiati umbri – lezioni di strumento ed esercitazioni orchestrali”, coordinato dal M° Filippo Salemmi, che ha visto una nutrita partecipazione e l’esecuzione, alla fine di ogni annualità, di un repertorio di musica originale per banda e di brani commissionati appositamente.
L’edizione 2008 ha avuto, come banda ospite, la Banda giovanile della Banda Cittadina Comunale di Arsiè (BL), che a Bevagna si è esibita sotto la direzione del M° Ivan Villanova.

Che riscontro avete avuto dalla manifestazione?
La partecipazione minima registrata a Scorribanda è stata 15 complessi nel 1998 e la massima nel 2002 quando si sono presentati 27 complessi. I direttori lo stesso, quelli più interessati, 5 – 6, sono sempre presenti e cercano di migliorarsi anche frequentando corsi fuori regione.
Mentre l’afflusso, dipende dall’organizzazione locale: dove c’è una collaborazione forte con gli amministratori locali il pubblico è numeroso, dove il Comune assicura solo lo spazio per la manifestazione non c’è un grande riscontro di pubblico.

Da chi è partita l’idea di valorizzare i complessi bandistici regionali? La programmazione di tali iniziative è stata condivisa dai vari schieramenti politici (per intenderci, sia destra che sinistra)?
Già negli anni settanta la Regione elargiva contributi ai cori ed alle bande su proposta dell’Assessore alla cultura, Roberto Abbondanza. Nel 1980 ha stanziato circa180 milioni per assicurare i corsi corali e bandistici. L’idea di Scorribanda è nata con il M° Pier Giuseppe Arcangeli, ora direttore dell’Istituto Briccialdi di Terni, che negli anni ottanta collaborava con me per i corsi bandistici ed altri progetti che abbiamo elaborato insieme. L’Ass. Pierluigi Mingarelli ha portato in Giunta la proposta che l’ha approvata e così dal 1989 Scorribanda è inserita nei piani anuali delle attività culturali della Regione fra le iniziative da organizzare in proprio o in collaborazione con altri soggetti.
Il piano viene approvato in Consiglio regionale, dove sono presenti tutti i gruppi politici.

Ci sono altri obiettivi a lungo termine?
Gli obiettivi erano e rimangono il rinnovamento del repertorio, il miglioramento qualitativo dei complessi. Anche quando Scorribanda era concorso ai partecipanti si offrivano occasioni di studio, “premi inventati per i non premiati”. I premiati ricevevano strumenti e partiture, gli altri laboratori, possibilità di lavorare con i maestri commissari, come Carlo Pirola, Savino Acquaviva, Giorgio Coppi, ecc.

Veniamo agli aspetti economici inerenti la realizzazione: è tutto a carico della Regione o partecipano anche altre Istituzioni?
Il primo finanziamento regionale è stato di lire 23 milioni che è diventato poi 23.000 euro negli ultimi anni. Nelle prime dieci edizioni il Comune ospitante la manifestazione si accollava le spese del ristoro dei musicanti e l’allestimento del palco. Dal 2001 queste spese continuano ad essere a carico delle istituzioni ospitanti, amici della musica, teatri, ecc.

Cosa si prevede di organizzare per il futuro?
Siccome abbiamo avuto un contributo straordinario alla fine del 2007, l’edizione 2007 sta concludendosi ora e quella di 2008 si protrae nel 2009.
Abbiamo 4 progetti e la partecipazione di una ventina di bande. Il primo riguarda iniziative per giovani strumentisti, con sede a Bevagna, dove chi vuole può prendere lezioni di strumento alla Scuola della banda di Bevagna, partecipare al master con strumentisti di una certa importanza, per es. Ancillotti per il flauto poi altri per tromba, corno e clarinetto e poi si può far parte di gruppi di musica da camera. Continua la collaborazione con il M° Aquilanti, invitiamo il compositore Bert Appermont. Facciamo prove aperte con l’Orchestra “I giovani fiati umbri” e l’estate invitiamo una banda estera.
Il II progetto è il corso per direttori di banda II anno, tenuto dal M° Carlo Pirola ad Orvieto. Il II anno è tutta pratica con la Filarmonica di Orvieto e con prove con le bande dei frequentanti con un concerto finale. III progetto è un cartellone bandistico. Ci saranno 3 concerti nel teatro ad Orvieto e 3 nel teatro di Città di Castello, tenuti da complessi che hanno presentato programmi innovativi e di qualità. Per gli altri che hanno proposto programmi datati, composti dagli stessi brani, è stato programmato un percorso di lavoro dove i direttori di questi complessi saranno coadiuvati dai componenti della commissione artistica di Scorribanda e al termine del lavoro si farà una rassegna dove si confronteranno i risultati raggiunti. Il III progetto prevede la sponsorizzazione, da parte di Scorribanda, di alcune iniziative di qualità, proposte direttamente dai complessi.

L’Umbria dal punto di vista musicale è molto attiva (vedi Umbria Jazz, Terni Jazz, ecc.), ma non sapevamo che lo fosse anche dal punto di vista bandistico: quali altre manifestazioni musicali vengono organizzate?

Oltre l’Umbria Jazz, le manifestazioni musicali più antiche sono il Festival dei Due Mondi di Spoleto (che come molti sanno non preve solo la musica ma anche altre forme d’arte), la Sagra Musicale Umbra a Perugia , il Festival delle Nazioni a Città di Castello, i Segni barocchi a Foligno (dove si fa anche teatro), il Concerto di Pasqua ad Orvieto; poi si sono aggiunti tanti altri, il Gubbio Festival, il Todi Festival, ecc..
Purtroppo le bande ed i cori sono a parte, non sono entrati a far parte del mondo della cosidetta “musica colta”. C’è da dire che mentre fra i Cori ci sono alcuni che hanno partecipato a concorsi nazionali, dove si sono piazzati ai primi posti, fra le bande nessuna è andata a concorsi importanti per far richiamare l’attenzione su di sè. E sinceramente, malgrado i vari tentativi di migliorare la qualità, resta ancora molto da fare.

(a cura di Miro D.M.)