I like WBDI Italia: incontriamo l’Associazione di Musiciste e Direttrici di Banda italiane
Nasce nel 2019 da un’idea di Alessandra Tamborlani e di un gruppo di Direttrici e Musiciste operanti nel panorama bandistico e musicale italiano
L’associazione culturale-musicale denominata WBDI Italia, voluta dall’entusiasmo di un gruppo di Direttrici e Musiciste che operano nel panorama bandistico e musicale italiano, nasce nel settembre del 2019 a Milano, in occasione di una conferenza tenuta dalla Presidente Americana della WBDI – Women Band Directors International, la Prof.ssa Courtney Snyder, durante il Convegno “Bande in Festival”. Insieme a lei, varie musiciste provenienti da diverse parti d’Italia hanno finalmente concretizzato un progetto da tempo in embrione, gettando le basi per istituirne la sezione italiana.
L’Associazione vuole rappresentare i direttori di banda femminili di tutti i livelli e, in generale, le donne che operano nel campo della musica, promuovere iniziative formative e culturali, e collaborare con tutte quelle realtà che valorizzino la figura femminile e ne consentano le pari opportunità nella realizzazione della professionalità.
Gli scopi dell’Associazione sono:
- promuovere uno spirito di amicizia, fratellanza e cooperazione tra i direttori di banda femminili e fra le donne che operano con la musica;
- fornire un punto d’incontro comune per uno scambio di idee, metodi e problemi rilevanti per le direttrici di banda femminili, le insegnanti e le strumentiste;
- fornire incoraggiamento, sostegno e tutoraggio alle giovani donne che entrano nel campo della musica strumentale;
- sviluppare programmi completi che offrano un beneficio musicale ed educativo alle direttrici di banda e ai loro studenti;
- lavorare con gli amministratori per fornire la migliore educazione musicale possibile e per garantire l’uguaglianza delle donne nella professione;
- collaborare con organizzazioni di settore esistenti sul territorio il cui scopo dimostrato è quello di migliorare ulteriormente la banda come mezzo utile di espressione musicale.
Il Consiglio Direttivo dell’Associazione è formato dalle fondatrici:
- Alessandra Tamborlani – Presidente
- Fernanda Saravalli – Vicepresidente
- Monica Giust- Tesoriere
- Mara Guglielmin – Segretario
- Letizia Ragazzini – Consigliere
- Savina Zani – Consigliere
- Stefania Torri – Consigliere
- Annalisa Ziliani – ConsigliereMariateresa Amenduni – Consigliere.
Per approfondire la conoscenza con la WBDI Italia, poniamo qualche domanda alla promotrice, fondatrice e Presidente, M° Alessandra Tamborlani.
Buongiorno Alessandra. Raccontaci qualcosa su di te: studi, esperienze bandistiche, il tuo ruolo nella WBDI.
I miei studi musicali iniziano fin da giovanissima quando, insieme a mia madre, appassionata di musica e di banda, varco per la prima volta la porta della banda cittadina del mio paese, entrando in un meraviglioso mondo che mi accompagnerà per tutta la vita.
All’età di 10 anni i miei genitori mi iscrivono al corso “Cantar Leggendo” del Maestro Roberto Goitre presso il Conservatorio G. Nicolini di Piacenza. I brillanti risultati e il buon “orecchio” fanno si che io venga ammessa nella classe di violino e vi rimanga fino al 5° anno. L’amore per il clarinetto, il mio primo strumento, mi farà però decidere di abbandonare il violino ed infatti, nel 1993, arriverà il Diploma in Clarinetto, sotto la guida del prof. Giuseppe Parmigiani. Successivamente mi sono perfezionata con il Maestro Antony Pay in vari Corsi e Masterclass.
Nonostante gli studi da solista, non ho mai abbandonato la banda, che ho sempre ritenuto essere un mezzo fondamentale di socializzazione e di approccio costruttivo alla musica: qui ho mosso i miei primi passi nel mondo dell’insegnamento, nei corsi di perfezionamento musicale a livello bandistico, fino ad assumerne attualmente il ruolo di responsabile.
Dopo avere collaborato con molteplici realtà bandistiche anche importanti, quale insegnante e strumentista, nel 1992, mi viene proposta la Direzione della Associazione Bandistica di Busseto (PR), banda con una storia davvero importante. Non nego che l’accettazione dell’incarico abbia suscitato in me non pochi dubbi e paure… dovevo raccogliere l’ eredità di uno dei più grandi musicisti del mondo, che la aveva diretta prima di me e del quale la banda si fregia dell’illustre nome! Era come se il Maestro Giuseppe Verdi in persona avesse guidato il direttivo di allora, nella scelta di una ragazzina che aveva ancora tutto da imparare. Da allora sono passati quasi trenta anni, e di acqua nell’Ongina ne è passata davvero tanta e diversamente dal Maestro, che rimase alla direzione solo per tre anni, io sono ancora lì.
Come è nata l’idea di costituire una associazione di Direttori di Banda donne?
Ho sempre creduto fermamente nell’unione e nell’importanza della collaborazione come strumento di qualificazione, oltre che professionale, anche umano. L’idea di far parte di un’Associazione di Direttori, si è fatta strada sempre più prepotentemente, nel corso della mia frequentazione ai corsi di perfezionamento per Direttori ai quali ho partecipato. Lo scambio di idee, la condivisione e talvolta la risoluzione delle comuni problematiche che si incontrano, il convincimento che ancora oggi il ruolo della donna nell’ambiente direttoriale, oltre ad avere specifiche peculiarità, non è completamente e giustamente valorizzato, mi hanno portata a cercare un qualcosa che in Italia non ho trovato.
Navigando nel mare delle “risorse” che il web offre, mi sono imbattuta, quasi per caso, nella WBDI (Women Band Directors International). Condividendone ampiamente gli scopi e gli obiettivi, mi sono a loro affiliata, entrando in contatto con Direttori donna che operano nel panorama bandistico scolastico e civile Americano da oltre 50 anni.
Devo dire che sono stata accolta dalle donne americane con un grandissimo entusiasmo, con la presidente in persona abbiamo avuto proficui e paritetici confronti, i quali hanno prodotto anche una bella amicizia personale, tanto da pensare a collaborazioni che si sono da subito concretizzate nella organizzazione di incontri e convegni in Italia, tra cui quello importante di “Bande in Festival 2019” presso il Conservatorio “G. Verdi” di Milano, che ha visto la partecipazione del Presidente eletto della WBDI, Courtney Snyder.
In relazione a questo bel rapporto di amicizia che avete instaurato, ci puoi parlare del M° Courtney Snyder? Che ruolo ha avuto nella costituzione della WBDI Italia?
Il Maestro Courtney Snyder è professore Associato e Direttore della Symphonic Band presso la Università del Michigan, Direttore anche della Michigan Youth Symphonic Band, ed è stata in passato Direttore della Nebraska Wind Symphony. Oltre che Presidente eletto della WBDI, Courtney è membro attivo, responsabile di Comitati e referente della Michigan University presso altre importanti Associazioni di Direttori di Bande statunitensi. Insomma, una figura che unisce ottime doti musicali e manageriali ad una grandissima professionalità.
Come precedentemente accennato è stata proprio la sua presenza in Italia, in qualità di relatrice in un convegno sulla figura del Direttore di Banda, che mi ha spinto a contattare più di 60 direttrici, anche di altissimo profilo professionale, invitandole a partecipare. Alcune non hanno risposto, e altre non si sono presentate, ma una buona parte di esse ha aderito ed è venuta a Milano. Durante il Convegno stesso, che ha visto anche la partecipazione di importanti figure direttoriali quali Franco Cesarini (Civica Orchestra di Fiati di Lugano) e Paul Popiel (Bande della Kansas University), le donne presenti hanno dimostrato grande entusiasmo e, in un immediato successivo incontro privato con Courtney, hanno creato la sezione italiana della WBDI.
Fondamentale anche il supporto del Conservatorio di Milano.
Purtroppo, ritengo che in Italia le bande ed i loro operatori, non abbiano ancora acquisito il giusto riconoscimento che meritano. In un quasi totale “vuoto” istituzionale nei confronti del mondo bandistico italiano, mi sento di dovere ringraziare il Conservatorio di Milano, per quanto sta facendo, in primis con la riproposizione, ormai da cinque edizioni, della fortunata rassegna “Bande in Festival” curata dai maestri Gianmario Bonino e Sandro Satanassi, che porta all’interno di una delle più importanti Istituzioni musicali il suono e la voce delle nostre bande, e secondariamente per l’inserimento, all’interno della propria proposta di studi Accademici, del Master di Primo Livello in Direzione d’Orchestra di Fiati, in Italia l’unico titolo accademico specifico per la qualificazione ed il riconoscimento istituzionale della figura del “Direttore di Banda” diplomato. Colgo l’occasione per informarvi, con orgoglio, che ben due rappresentanti del Consiglio Direttivo della WBDI Italia, conseguiranno a breve questo importante titolo di specializzazione.
Come Vi state organizzando per promuovere l’associazione?
La difficile situazione che tutti stiamo vivendo ha purtroppo penalizzato anche la fase di start-up della WBDI Italia. Avevamo progettato incontri e iniziative e perfino il lancio promozionale, attraverso la presentazione ufficiale in una grande manifestazione bandistica quale il Flicorno d’Oro di Riva del Garda. Tutto era già pronto per l’edizione primaverile del 2020, che è stata prima rimandata e poi definitivamente annullata. A tale riguardo colgo l’occasione per ringraziare pubblicamente il M° Marco Somadossi per la sensibilità e la disponibilità, nonché per lo spazio che ci aveva riservato all’interno del ricco palinsesto.
Non ci siamo demoralizzate e, rimboccandoci le maniche, la nostra promozione è partita e sta proseguendo, principalmente sul web. E’ stato inviato un comunicato stampa a tutte le associazioni di categoria, annunciando la nostra presenza nel panorama bandistico e musicale italiano. Abbiamo perfino potuto mettere in atto una prima importante collaborazione con il prestigioso Ente Concerti Castello di Belveglio (AT), con la sua Direttice Artistica il M° Marlaena Kessick, abbiamo costruito il progetto per la realizzazione del bando di un Concorso Internazionale di Composizione per Banda, all’interno del quale la WBDI Italia istituisce e si fa carico dell’assegnazione di un particolare riconoscimento a Compositori donna, che si distingueranno particolarmente.
Attualmente è in corso la simpatica campagna “I Like WBDI Italia” , avviata quasi in maniera casuale, ma che “viralmente” sui social, ha visto i maggiori Direttori, Compositori, Didatti e Musicisti a livello nazionale e internazionale, prestare il loro volto affiancato al logo WBDI Italia, in un coinvolgente messaggio augurale. Tra quelli di Johan de Meij, Tim Reynish, Jacob de Haan, Lorenzo Pusceddu, Michele Mangani… per citarne solo alcuni, spicca il messaggio del grandissimo compositore Jan Van Der Roost il quale, nel giorno dedicato alla lotta contro la violenza sulle donne, ha voluto inviarci un bellissimo messaggio che condividiamo volentieri:
“Credo fermamente che uomini e donne siano uguali, sotto ogni aspetto pensabile. Purtroppo, per vari motivi, questo nobile principio non è ancora realtà in molte nazioni, culture o tradizioni. Uno dei tanti “esempi” di questa disuguaglianza è dimostrato dal fatto che le direttrici donne sono ancora sottorappresentate (rispetto ai loro colleghi maschi), soprattutto nel “paese della musica”, il che è davvero un peccato.
So che quanto dico sta lentamente e gradualmente cambiando, ma c’è ancora una grande differenza … Soprattutto nell’affascinante mondo delle orchestre di fiati, le direttrici sono ancora una rarità e anche nel mondo della direzione corale (dove, a dire il vero, le differenze sono meno evidenti) c’è una notevole inferiorità numerica delle direttrici. Non vedo alcun motivo per cui questo dovrebbe accadere: poiché in tutti i campi artistici, le donne hanno potenzialità tali da raggiungere un livello uguale (o addirittura superiore) a quello degli uomini.
Mi chiedo, perché i direttori donna non possono ottenere lo stesso risultato? Sono fiducioso che il futuro dimostrerà quanto potenziale e qualità abbia e avrà sempre il “lato femminile” della musica.
Quando si osserva la rappresentanza media di genere in orchestre ed ensemble vari, si nota chiaramente che, negli ultimi decenni, il numero delle donne è in continuo aumento e sempre più ensemble (sia amatoriali sia professionali) sono costituiti in maggioranza da donne. Questo dà grande speranza e fede: un giorno la Musica mostrerà al resto del mondo quanto può essere bella la vita quando tutti sono ugualmente rispettati e riconosciuti. Work in progress … but i believe in it!”
Jan Van der Roost
Forti delle nostre idee e del favore di così tanti illustri Maestri, vi invitiamo a visitare il sito ufficiale https://www.wbdiitalia.it, e di fare o farvi un bellissimo regalo di Natale, iscrivendovi o regalando l’iscrizione alla WBDI Italia.
Cogliamo la propizia occasione per augurare, a tutto il mondo bandistico, delle serene e felici festività.
Viva la Musica.
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