Intervista a Robert Sheldon

FERMO (FM) – Dal 12 al 14 Giugno il compositore terrà lo stage conclusivo dei corsi organizzati da Libera Accademia D.A.S. e un masterclass

Stanno per giungere a conclusione i corsi ed. 2014/2015 organizzati dalla Libera Accademia D.A.S., la nota accademia di direzione marchigiana che si propone come strumento per la formazione di direttori bandistici diretta dai M° Gianluca Sartori e Mirco Barani.
Da Novembre 2014 a oggi, a tenere i diversi incontri, si sono succeduti i M° Creux, Pusceddu, Barani, Gasparini, Andreoli e Livi. La degna conclusione è stata affidata a Robert Sheldon, con una 3 giorni di stage conclusivo, e un concerto nella giornata di sabato 13 durante il quale saranno eseguiti dalla Banda Città di Fermo diversi brani del noto compositore.
Domenica 14, dalle 10 alle 13, il M° Sheldon terrà un masterclass (per il quale sono aperte le iscrizioni). Tutte le informazioni sono disponibili ai seguenti link:

Robert Sheldon è oggi uno dei compositori più eseguiti da orchestre di fiati. Ha ricevuto numerosi premi da parte della American Association School Band e dell’American Society of Composers. La sua musica è eseguita in tutto il mondo e appare in molti programmi di concerti e concorsi internazionali. Accetta regolarmente commissioni per nuovi lavori, e produce numerose pubblicazioni per concert band e orchestre. E’ chiamato come direttore ospite per All-State and Regional Honor Bands. Inoltre riveste spesso il ruolo esperto di Educazione Musicale, tenendo seminari in numerose università, nonché conferenze per la Music Education Association.
Ha lavorato come direttore d’orchestra negli Stati Uniti, così come in Giappone, in Canada, in Italia, Australia e nella Repubblica popolare cinese. Ha diretto esecuzioni di sue opere a New York, Carnegie Hall, Chicago Orchestra Hall, Boston Symphony Hall, National Concert Hall di Taipei, Matsumoto Seiji Ozawa Performing Arts Center e Kennedy Center for Performing Arts di Washington DC. Attualmente è anche Concert Band Editor per la Alfred Music Publishing.

In occasione del suo prossimo appuntamento in Italia, ne abbiamo approfittato per un breve scambio.

Quando hai capito che saresti diventato musicista?
La musica mi ha coinvolto sin da quando ero un ragazzino, quindi immagino che fosse inevitabile. Tuttavia decisi di intraprenderla professionalmente durante il mio terzo anni di superiori, quando avevo 16 anni.

Qual è stato il tuo percorso di studi musicali?
Ricevetti il mio diploma di Laurea in educazione musicale dall’università di Miami (Coral Gables, Florida) dove studiai con Clifton Williams, Alfred Reed e Frederick Fenell. Feci poi un Master in direzione d’orchestra (Università della Florida, Gainesville, Florida) dove studiai con Frank Wickes, ed ebbi anche l’opportunità di lavorare per un breve periodo con Morton Gould.

Quando hai deciso di fare il compositore?
Compongo musica da quando ho 14 anni, quindi si tratta di qualcosa che ho sempre amato fare.

A quando risale la tua prima composizione?
Scrissi la mia prima reale composizione quando avevo 15 anni.

La composizione, per te, è una questione di talento e ispirazione, oppure solo di tecnica?
Chiunque può apprendere la tecnica, ma essere capaci di scrivere musica (e non solo le note) è qualcosa di completamente differente. Credo che il talento e l’ispirazione siano una grossa parte di ciò ma lo è anche l’abilità di analizzare il proprio lavoro, di prendere decisioni in maniera critica, di avere un apprezzamento estetico al suono, di avere chiaro ciò che si vuole scrivere e di capire se il brano che si sta scrivendo abbia o non abbia un certo valore.

A cosa ti ispiri per scrivere un brano?
Sono molte le cose che mi ispirano quando scrivo: la storia, la letteratura, le leggende, le persone, I luoghi, gli avvenimenti ed i viaggi.

Nelle tue composizioni sono evidenti diversi stili. Come mai questa scelta?
Vorrei avere un’ispirazione diversa per ognuno dei miei brani, quindi è semplicemente naturale che ogni brano abbia il proprio suono, stile e genere in modo da creare un’aspettativa differente per l’ascoltatore.

In Italia vengono eseguite spesso trascrizioni di musica lirico-sinfonica. Cose ne pensi?
Seleziono spesso trascrizioni di letteratura orchestrale quando programmo un concerto. Credo che ciò sia molto importante sia per gli interpreti che per il pubblico.

Vieni spesso invitato a dirigere i tuoi brani: che ruolo ha nella tua vita professionale la direzione?
Dirigere è qualcosa che amo fare perchè mi piace l’interazione con I musicisti sul palco. Inoltre, apprezzo l’opportunità di condividere la mia visione musicale dei brani programmati attraverso la mia interpretazione.

A Giugno sarai in Italia ospite della Libera Accademia D.A.S. dove dirigerai la Banda Città di Fermo in un concerto dedicato alla tua musica. Dirigi mai brani di altri compositori?
Oh sì. La maggior parte dei concerti che dirigo includono i lavori di altri compositori. Benché mi venga spesso chiesto di dirigere concerti nei quali le mie composizioni risultino essere i brani programmati. A meno che non ci sia una richiesta specifica, normalmente programmo un solo mio brano per ogni concerto.

Oltre al concerto, terrai un masterclass: quali saranno gli argomenti trattati?
Nel mio incontro verrà trattata l’interpretazione espressiva, le tecniche della gestione della prova e la composizione.