L’angolo di Timothy – 4
Tecniche di prova – (Fonte: http://www.timreynish.com – Traduzione: S. Butti)
Tecniche di prova
- Disciplina delle prove
- Partenza del gruppo
- Ritmo contro pulsazione
- Livelli dinamici
- Procedura di intonazione
- Warm up – Riscaldamento
- Pianificare la propria prova
Disciplina delle prove
- Provate a stare diritti semplicemente aspettando il silenzio: battere le mani, zittire, gridare o battere sul leggio sono esibizioni non musicali e un pessimo esempio. I suonatori più anziani dovranno prodigarsi per la disciplina del gruppo.
- Suonate fino alla fine, in modo da sviluppare lo spirito collettivo; non fermate troppo spesso.
- Non eccedete nella direzione, non provate troppo duramente, fate in modo che i musicisti rispondano e reagiscano.
- Incoraggiate il gruppo a suonare senza di voi.
- Abituate il gruppo a partire con il gesto preparatorio e non contando.
- Assicuratevi che gli archi (se ci sono), le percussioni, l’arpa, il piano, respirino insieme ai fiati sul gesto preparatorio.
- Mantenete una buona disciplina durante le prove: gridare e battere le mani sono esempi non musicali; incoraggiate i leader a far mantenere la disciplina.
- Insistete perché ogni musicista abbia una matita e una gomma e che vengano segnati sulle parti importanti rubati, respiri, bilanciamenti, articolazioni.
- Dimostrate quanto state gradendo il modo di suonare mostrandovi positivi: “Questo è buono ma proviamo ancora più leggero” piuttosto che “E’ tutto troppo pesante e forte“.
- Rilassatevi: un sorriso di incoraggiamento vale come 5 minuti di chiacchiere; mantenete le prove serie, ma divertenti.
Far partire il gruppo
Non contate mai all’inizio: questo è uno dei momenti dove dovete far in modo che tutti si focalizzino sulla vostra pulsazione, che idealmente non deve dare solo l’inizio e la velocità (lo potreste fare contando) ma anche l’attacco, la dinamica, l’intensità, la qualità dell’intonazione, l’inizio delle linee melodiche e delle frasi e tutte le cose musicali che avete pensato durante lo studio personale della partitura e che non possono essere messe a punto contando. Questo è il momento dove la vostra tecnica si trasforma in musica.
Ritmo contro pulsazione
- Io scoraggio l’uso del metronomo o il battere del piede durante la prova. Sono congegni per mantenere il battito che non hanno niente a che fare con i fraseggi musicali degli ensembles, bande o orchestre di fiati che devono essere invece duttili e flessibili.
- Portate la banda a sviluppare un proprio senso della pulsazione, lasciando suonare i musicisti anche da soli.
- Invitate i vostri musicisti ad essere sensibili alle più sottili sfumature nella pulsazione, al vostro accento ritmico, mantenete un bilanciamento tra il loro senso della pulsazione e la vostra visione del fraseggio. Durante il riscaldamento, variate la pulsazione, l’intensità, l’attacco.
- Insistete affinchè prestino attenzione ai valori più piccoli nella battuta.
- Metteteli in guardia sul fatto che note più brevi generalmente si accelerano, e note più lunghe si rallentano.
- Invitateli ad ascoltarsi l’un l’altro, cosicché ogni sezione possa adeguarsi alle pulsazioni.
- Non preoccupatevi se la musica melodica risulta essere un po’ più lenta e la musica energica un po’ più veloce.
- Ascoltate i grandi pianisti e i suonatori di archi ed analizzate la flessibilità del loro rubato e del fraseggio.
Livelli dinamici
Nell’orchestra di fiati non dobbiamo suonare troppo duramente e produrre troppo rumore.
Dobbiamo lavorare sodo per:
- mantenere i livelli bassi;
- anticipare gli eventi dinamici.
In generale:
- Il crescendo deve iniziare tranquillamente, il diminuendo deve iniziare dal forte.
- Subito piano è più efficace se preceduto da un crescendo, subito forte è più efficace se preceduto da un diminuendo.
- Il primo fortissimo è il meno sonoro, l’ultimo fortissimo è quello più sonoro.
- Costruite l’architettura dei livelli dinamici nel vostro fraseggio e nella vostra idea globale del pezzo.
Procedura di intonazione
Sia con gruppi inesperti che con grosse bande di solito io inizio con un Fa grave:
- è più semplice intonare con una nota grave;
- Il Fa è una nota buona per la maggior parte degli strumenti.
Non uso mai la macchinetta elettronica. Penso che siano utili per lo studio individuale e per migliorare il proprio senso dell’intonazione, ma in un gruppo non sono molto d’aiuto. Esse incoraggiano l’uso degli occhi piuttosto che quello delle orecchie, mentre noi direttori dobbiamo incoraggiare i nostri suonatori a concentrarsi sulla linea del basso. Inoltre usare la macchinetta è una perdita di tempo, è noioso, e non tiene conto di alcune variabili strumentali quali il colore e il timbro nonché la temperatura e l’umidità del luogo in cui si sta suonando. E’ una buona cosa avere una macchinetta in sala prove a disposizione degli studenti, da usare però in autonomia; abituate i suonatori ad essere flessibili ed intonarsi l’un l’altro. Anche con orchestre di poca esperienza usare Sib/Fa o Sib/Mib per gli ottoni.
Diversificare la procedura di intonazione
- Il lavoro essenziale qui è portare i musicisti ad ascoltarsi e concentrarsi su gruppi diversi ad ogni prova, ma iniziando generalmente con i tuba, poi baritoni, tromboni, corni, legni bassi, sassofoni, clarinetti, trombe, oboe, flauti, ottavino.
- Comunque in una prova potreste lavorare per accordi con i tuba e i clarinetti, in un’altra con le doppie ance o i tromboni e le trombe.
- Incoraggiate le scelte.
- Intonate e ascoltate dall’ottava bassa, poi la quinta e poi la terza dell’accordo: spesso un cambio di bilanciamento può portare fuori intonazione.
- Incoraggiate i leader di sezione ad assumersi la responsabilità del bilanciamento e dell’intonazione della loro sezione.
- Anche nei periodi sotto pressione prenditevi il tempo necessario per la procedura di intonazione. Anche se il gruppo sta suonando bene c’è sempre qualche punto critico in ogni spartito.
- Dedicare troppo tempo all’intonazione all’inizio della prova può essere controproducente: se non sono tutti “caldi”, forse potreste aver bisogno di intonare, poi suonare per 5 minuti e poi intonare nuovamente e più attentamente.
Dobbiamo insistere su:
- l’importanza che la banda intera usi le orecchie;
- la flessibilità di una buona tecnica personale nell’intera estensione strumentale: i suonatori devono essere capaci di variare l’intonazione con un corretto uso dell’imboccatura, pressione dell’aria, posizionamento dell’ancia, uso della mano e delle diteggiature alternative.
Warm up – Riscaldamento
- Note lunghe, scale, esercizi, corali.
- Usate questo tempo per raffinare la vostra tecnica di direzione e per fare in modo che l’attenzione dei musicisti si concentri sul vostro modo di usare la bacchetta.
- Incoraggiate a cantare: esperimenti dimostrano che le bande che fanno esercizi di canto suonano con una migliore qualità e intonazione.
Pianificare la propria prova
- Inizio: warm up, note lunghe all’unisono, scale, accordi e corali;
- Procedete con qualcosa di semplice che tutti possano suonare bene, concertato magari nelle prove precedenti.
- A metà: affrontate il materiale più complicato e faticoso cosicché i vostri musicisti più dotati siano stimolati, facendo al contempo da traino per i musicisti meno talentuosi;
- Finite con cose semplici, che creano in ognuno la sensazione di aver fatto una prova positiva e contemporaneamente assicurano un finale entusiastico della prova stessa.
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Per gentile concessione di Tim Reynish
Materiale reperibile in originale in lingua inglese nel sito del M° Reynish http://www.timreynish.com
(Trad.: Simone Butti)