Come ascoltare la musica – Aaron Copland

Un must have senza tempo, un classico dell’educazione musicale, un manuale che non dovrebbe assolutamente mancare nella libreria di un musicista.

Aaron Copland cerca di rivolgersi direttamente a quella grande massa di persone appassionate dell’arte musicale ma prive di cognizioni tecniche. Eccco dunque un’immagine che potrebbe apparire paradossale: un celebre compositore “colto” che fornisce ai suoi lettori non solamente consigli di estetica e di storia musicale, ma anche nozioni assai più semplici, tra cui l’ABC del solfeggio, in modo da poter imparare da soli a leggere la musica. (…) Qui il musicista americano sembra anticipare di quasi cinquant’anni la tendenza attuale di molti autori a cercare un rapporto diretto con chi li ascolta, e non è difficile trovare oggi compositori che diffondono le loro idee con gli stessi mezzi utilizzati da Copland (cui si è ormai aggiunto anche internet).
Come ascoltare la musica è dunque un manuale di grande praticità per avvicinarsi a un mondo (quello della composizione musicale) che troppo spesso appare oscuro e impenetrabile, destinato solo agli addetti ai lavori. La chiarezza della scrittura di Copland, invece, lo rende accessibile e introduce a un godimento pieno dell’esperienza musicale.

(dalla Postfazione di Carlo Boccadoro)


Come ascoltare la musica (What to listen for in Music nella versione originale in lingua inglese, tradotta da De Furlani ed edita da Garzanti) del compositore americano di fama mondiale Aaron Coplan, scritto nel 1939 e ampliato nel 1957, è un libro che non può assolutamente mancare nella libreria di un musicista, professionista o amatoriale, o anche di un semplice appassionato.

In questa affascinante disamina sul come ascoltare – e comprendere – la musica classica e contemporanea in modo analitico, l’eminente compositore americano offre suggerimenti pratici e, diciamolo, anche provocatori, che conducono per mano il lettore su un cammino, articolato e ricco di sfaccettature, verso un apprezzamento più profondo, e maggiormente gratificante, non solo dell’arte musicale, ma in generale di tutte le forme d’arte. Un compito, quello di offrire il modo migliore di sentire e capire la musica non solo agli addetti ai lavori, ma anche a coloro che sono totalmente digiuni di nozioni specifiche, che nessuno avrebbe potuto svolgere meglio di Copland, il quale propone al lettore due questioni semplici, se si vuole, ma dagli sviluppi complessi, ramificati e, sicuramente, via via più intriganti: “Stai ascoltando tutto quel che sta succedendo nel brano? Ne sei veramente consapevole?”.

All’atto pratico, Come ascoltare la musica fornisce informazioni precise, dettagliate e dall’elevato peso specifico, sull’ascolto di vari generi musicali – da Mozart a Duke Ellington, per intenderci – ma con un’esposizione che risulta sempre piacevole, mai banale, e fruibile da un bacino di lettori più ampio possibile. Copland, infatti, nel suo libro, dedica alcuni capitoli non solo alla musica classica, ma anche a quella contemporanea e da film, e vengono consigliate, per ogni genere, registrazioni ed esecuzioni realizzate dai più grandi interpreti. Il tutto avviene con uno stile ricco, variegato e permeato di vero amore e sensibilità per l’Arte dei suoni, che riesce a regalare un’esperienza di lettura coinvolgente e stimolante non solo a chi voglia soltanto avvicinarsi a una fruizione più consapevole della Musica, ma anche a quei lettori più preparati (o che si ritengono tali), ovvero con un background di studi ed esperienze musicali specifiche (ad es. musicisti, direttori, compositori e arrangiatori, ma non solo) che, comunque, non possono esimersi dal far proprie le competenze e le conoscenze di uno dei più noti e apprezzati compositori americani del Novecento.

Il suggerimento principale di Copland, a tutti coloro che si accingono alla lettura di questo must have, è semplice e diretto. Fin dal capitolo d’apertura, infatti, si afferma che non è possibile sviluppare, o migliorare, il senso dell’apprezzamento della Musica – ma è un concetto che si può applicare a qualsiasi forma d’arte in generale – semplicemente con la lettura di un libro: per capire appieno la Musica, la cosa più importante è certamente ascoltarla.
Il problema principale da affrontare, però, rimane appunto quello della mancanza (se ne discute spesso nel nostro Paese) di un’adeguata educazione all’ascolto: qui l’opera e i concetti espressi da Copland fin dal capitolo d’apertura di Come ascoltare la musica, e che ovviamente vengono ampliati e approfonditi nelle sezioni successive, incentrate su aspetti fondamentali quali ad esempio il “come ascoltare”, il “processo creativo nella musica” e la “composizione e armonia”, divengono elemento essenziale e imprescindibile per quella che possiamo definire una comprensione consapevole della Musica.
Nonostante però l’esposizione dei diversi discorsi avvenga sempre in maniera diretta e senza fronzoli, va comunque detto che questo non è un libro semplice, perché ogni singolo paragrafo richiede adeguata concentrazione, grande capacità di assimilazione dei concetti espressi da Copland, anche di quelli più distanti dal proprio bagaglio culturale di partenza, e buone capacità analitiche e di riflessione. Per forza di cose, dato l’argomento oggetto del libro, non possono mancare talvolta sviluppi più tecnici: nella trattazione di alcune tematiche il testo diviene ancor più profondo, e l’Autore non disdegna affatto una scrittura, talvolta, quasi didascalica; tale caratteristica, comunque, è da intendersi in un’accezione del tutto positiva perché Copland, in questo modo, riesce a colmare tutti gli eventuali vuoti musicali, di competenze o nei metodi di studio e analisi, del lettore.

Copland, e non c’è bisogno di dirlo a chi già lo conosce e ne ama l’opera e il pensiero, sa tutto quello che c’è da sapere sullo scrivere, il suonare e l’ascoltare musica: in Come ascoltare la musica usa infatti tutte le sue capacità e le sue competenze per trasmettere al lettore queste conoscenze, e lo fa in un modo assolutamente magistrale. Ama la Musica sopra ogni altra cosa, e chi avrà la fortuna di leggere questo libro non potrà che far proprio questo suo immenso entusiasmo, concordando con l’importantissima riflessione finale, sempre attuale, che riassumiamo di seguito:

La Musica è viva solo quando ci sono ascoltatori attivi. Ascoltare con attenzione, consapevolezza e intelligenza, è il minimo che si possa fare per promuovere un’Arte che è uno dei vanti dell’Umanità.


Aaron Copland (New York 1900 – 1990) è stato uno dei massimi compositori americani del Novecento. Tra le sue opere più note, le Variazioni per pianoforte (1930), Music for Radio per orchestra (1937), le musiche per i balletti Billy the Kid (1938), Rodeo (1942) e Appalachian Spring (1944), l’opera folk Tender Land (1954), In the beginning (1947) per coro misto a cappella e le 12 poesie di E. Dickinson (1950) per voce e pianoforte. Durante la sua carriera, ha insegnato composizione ad Harvard e al Berkshire Music Center, ha tenuto conferenze in tutto il mondo e ha scritto numerosi libri. E’ stato vincitore di un Grammy Award e di un Pulitzer, e ha ricevuto una medaglia d’oro del Congresso USA nel 1986.
Come ascoltare la musica è stato pubblicato per la prima volta nel 1939 e ampliato nel 1957; da allora viene costantemente ristampato.


Dettagli prodotto

Peso articolo : 159 g
ISBN-10 : 8811674220
ISBN-13 : 978-8811674221
Copertina: flessibile : 224 pagine (Disponibile anche in copertina rigida)
Dimensioni : 1.8 x 21 x 19.2 cm
Editore : Garzanti (14 settembre 2001)
Lingua: : Italiano (trad. M. De Furlani)

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