Disco Pop – Giuseppe Ricotta
Composto nel 2005, pubblicato dalla casa editrice Eufonia, è un brano che sta avendo molto successo.
Quando mi è stato chiesto di scrivere una recensione su due brani del compositore siciliano Giuseppe Ricotta, ho accettato ben volentieri questo compito.
Ho avuto modo di conoscere Ricotta durante un corso di direzione svoltosi ad Enna nel mese di agosto del 2007, e l’impressione che ho avuto di lui è stata molto positiva. La conferma l’ho avuta quando nei mesi passati si è instaurato un bellissimo rapporto di collaborazione volto a degli scambi culturali e formativi musicali, il chè ha portato ad una ormai avviata amicizia.
Il primo brano di cui mi sono occupato ha come titolo Disco Pop.
Composto nel 2005, pubblicato dalla casa editrice Eufonia, è un brano che sta avendo molto successo. La prima esecuzione è stata eseguita dal “Complesso filarmonico Lombardo” di Vallecamonica, e riscuote molto interesse da parte di numerosi complessi bandistici e orchestre di fiati italiane.
Il titolo trae in inganno: non ha nulla a che vedere con musiche elettroniche o ritmi frenetici propri di una sala da ballo frequentata da giovani, nulla a che vedere con musiche house, o techno.
La formazione a cui è destinata è la junior band, l’organico è il seguente: flauto, oboe, clarinetto piccolo in Mib, clarinetto soprano in Sib I e II, clarinetto basso, sax alto, sax tenore, sax baritono, tromba Sib I e II, corno in Fa I e II, trombone I e II, euphonium, tuba, glockenspiel, tamburino e set di batteria, ma da ciò che ho potuto ascoltare e analizzare qualsiasi altra formazione può eseguirla benissimo, anche una symphonic band.
Si suddivide in 4 tempi:
- Moderato ( 85 ca) batt. 1 – 44;
- Allegro ( 140) batt. 45 – 82;
- Andante ( 69) batt. 83 – 110;
- Allegro ( 140) batt. 111 – 148.
Il ritmo utilizzato è quello ordinario.
Le tonalità utilizzate sono di Sib maggiore per quanto riguarda i due tempi più lenti e di Sol minore nei due tempi più veloci.
Gli intervalli usati, per ogni singolo strumento, non sono molto ampi, solo in alcuni casi sono presenti intervalli di 5a o di 6a. La tessitura degli strumenti spazia dal La grave del tuba al Fa acuto del flauto.
Una piccola cuiosità: flauto, clarinetto piccolo, I clarinetto, clarinetto basso, sax baritono, I tromba, I trombone, tuba e glockenspiel, non hanno presenza di alterazioni.
Molto delicate e semplici all’ascolto sono le frasi del Moderato. Dopo un’introduzione affidata ai legni sotto una base armonica degli ottoni, si arriva alla battuta 9 dove inizia un dialogo strumentale tra il sax tenore e l’euphonium all’unisono con il flauto e l’oboe, a cui risponde un successivo dialogo tra i clarinetti I e II e le trombe I e II, queste raddoppiate dall’incantevole suono del glockenspiel il tutto sotto il tappeto armonico di corni, tromboni e tuba dove accentano sia movimenti forti che deboli, per giungere alla battuta 22 dove tutti sviluppano i temi presentati e poi concludere questo movimento con una frase di 4 battute eseguita dal clarinetto I, flauto e oboe, sotto un’accordo di Sib maggiore proposto dai clarinetti II, clarinetto basso, sax e tuba.
L’Allegro del secondo movimento si apre con un ostinato di due battute, 8 semiminime affidate al tuba; il tamburino e la batteria dividono i 4 movimenti di ogni battuta in croma e due semicrome per tutta la prima sezione. Espongono il tema di questa sezione le due trombe. Corni e tromboni fanno da tessuto armonico suonando l’accordo di Sol minore, ai quali risponde l’euphonium. Nella parte successiva tutti gli strumenti ripropongono il tema precedente esposto. Si arriva in una successiva fase, molto intrigante ritmicamente dove, secondo me, si riscontra la vera genialità compositiva di Ricotta: una pluri sincope. Tutti i sax, corni I e II, tromboni I e II, euphonium e tuba, eseguono una sincope dentro una sincope, suddividendo in questo modo la battuta: croma – semiminima – croma legata -semiminima – semiminima. Si ricava in questo modo una prima sincope, ossia la prima semiminima preceduta e succeduta dalle due crome, ma la seconda croma è legata attraverso una legatura di valore alla semiminima successiva, come se fosse una semiminima con punto: si avrà così la seconda sincope, la semiminima legata alla croma preceduta e succeduta da una semiminima.
Da notare che nelle battute in cui si presenta questa plurisincope i due accenti presenti vengono dati non sul battere dei movimenti, ma il primo sulla semiminima che succede la croma in battere, e il secondo sulla successiva croma: gli accenti sono così dati nei movimenti in alto.
L’Andante inizia con il solo dell’oboe che ripropone una variazione del tema esposto precedente sugli accordi in maggiore dei clarinetti, sax e tuba. Segue un tutti dove rispondono con un’altra variazione: il canto è affidato ai flauti, oboe, clarinetti soprani, sax alto, a cui rispondono contrappuntisticamente sax tenore ed euphonium, il tutto sotto l’armonia di corni, tromboni e tuba e il ritmo delle percussioni. Un ponte di quattro battute modula nella relativa tonalità minore e conduce nell’ultimo movimento del brano.
Quest’ultimo Allegro si ripresenta come il primo, con la riproposta della geniale plurisincope.
Disco Pop, ad un primo approccio, può condurre l’ascoltatore alle composizioni del noto compositore Jacob de Haan, alle quali questo brano, per le linee melodiche usate, il metro ritmico, l’armonia e gli spazi intervallari, non ha nulla da invidiare.
Questa composizione di Giuseppe Ricotta merita sicuramente di essere tenuta in considerazione, e valutata dai direttori. Pur essendo molto semplice non è una musica scontata, né tantomeno banale. E di solito le cose più belle sono quelle semplici proprio come questo brano. Un brano fresco, accattivante nei temi e nei ritmi, di sicuro molto coinvolgente, sia per i giovani che si apprestano all’esecuzione, sia per l’ascolto da parte di un pubblico contemporaneo, lontano dalla musica sperimentale.
Nel complesso il mio giudizio per questa composizione è molto buono, lodevole in momenti di scrittura più alti come il caso del plurisincopato.
Edizioni Musicali “Eufonia”
Durata: 5’50”
Euro 65.00
(a cura di Giuseppe S.)