Speciale CEM Sicilia 2009 – Ultima parte

Dopo aver parlato coi direttori del CEM, sentiamo le impressioni di due tra i ragazzi che hanno partecipato al Corso Estivo Musicale

Conosciamo il più piccolo dei musicisti: ciao Andrea, benvunuto su MondoBande.it.
Ciao a tutti, mi chiamo Andrea M., ho 9 anni e suono il clarinetto.

Perché hai deciso di studiare il clarinetto?
Qualche anno fa, presso la Chiesa Madre di Licodia (CT), sono venuti dei professori che hanno tenuto una lezione sul clarinetto. Hanno suonato delle melodie affascinanti, e mi sono innamorato di questo strumento, e ho chiesto ai miei genitori di poterlo imparare.

Tu suoni in una banda?
No, suono a scuola.

Quindi questa è per te la prima esperienza di musica d’insieme? Cosa ti ha colpito di più nel suonare assieme agli altri?
Si, è la prima volta. Non immaginavo che suonare in una banda fosse così bello. La cosa che più mi ha colpito è come tanti strumenti diversi, che suonano parti diverse, riescono nel complesso a far venir fuori delle musiche ordinate e precise.

C’è un brano che hai studiato al CEM e che ti è piaciuto di più?
Sicuramente Fires of Mazama, perché è un brano particolare, una musica che non avevo suonato prima d’ora, dove ci sono delle note che possiamo suonare a piacimento quando il direttore ci dà l’attacco, e proprio in questo momento, quando tutti suoniamo le note a piacere, sembra di sentire l’eruzione di un vulcano.

Hai avuto difficoltà a comprendere il gesto del direttore?
Un po’ si, soprattutto all’inizio quando ero costretto a stare attento alle note della parte poiché non conoscevo il brano e quindi guardavo di più lo spartito e non il direttore, ma quando ho preso confidenza con ciò che dovevo suonare riuscivo a guardare il direttore comprendendo ciò che lo stesso indicava, permettendomi anche di suonare meglio e con più sicurezza.

Al CEM come ti sei trovato?
Molto bene. Ho partecipato ad entrambe le fasi, sia quella strumentale col maestro Pappalardo, sia quella orchestrale. I docenti sono stati bravissimi, ho imparato tante cose nuove sul clarinetto, e poi sono stati tutti simpaticissimi, molto spesso durante le lezioni le ore di studio venivano integrate con battute spiritose, che ci hanno reso meno pesante lo studio, la maggior parte delle lezioni le facevamo col sorriso.

Oltre studiare e suonare cosa avete fatto?
Io ho fatto molte amicizie, ho conosciuto un sacco di ragazzi simpaticissimi con i quali ci siamo divertiti parecchio: giocavamo nel parco durante la pausa pranzo e la sera prima di andare a letto, qualche volta abbiamo pure fatto pigiama party nelle stanze, ogni pomeriggio a merenda preparavamo il nutella-party, e facevamo numerosi giochi di gruppo.
All’inizio del corso siamo stati divisi in squadre, ogni squadra dormiva nella stessa stanza, e quotidianamente una stanza doveva servire ai tavoli e aiutare gli inservienti a sistemare la sala da pranzo e a sparecchiare. Periodicamente abbiamo pulito i nostri alloggi, i bagni e i locali che utilizzavamo, questo mi è piaciuto meno, perché la nostra squadra è stata quella che si è impegnata meno rispetto le altre, e come penitenza abbiamo dovuto pulire la stanza di chi è risultato migliore. Però quando abbiamo partecipato ai quiz musicali, che facevamo la sera con gli insegnanti, siamo stati premiati perché abbiamo risposto a tutte le domande che ci hanno proposto, e come premio siamo rimasti a giocare fuori mezz’ora in più degli altri prima di andare a letto.

Pensi che rimarrai in contatto coi tuoi nuovi amici?
Purtroppo non ho il telefonino, però sono sicuro di partecipare al prossimo CEM, così spero di rivedere i ragazzi con cui ho suonato e ho giocato in questa edizione.


Parliamo ora con una delle veterane del corso, Marisa.
Ciao a tutti, mi chiamo Marisa S., compirò 17 anni tra qualche mese e da quattro anni suono il flauto nella banda di S. Cono (CT) diretta dal M° Giuseppe Randazzo.

Quanti Corsi Estivi Musicali hai frequentato?
Questo è il terzo CEM a cui partecipo, e ho intenzione di partecipare anche a quello dell’anno prossimo, perché sarà l’ultimo, visto il raggiungimento della mia maggiore età, e non voglio perdermi l’opportunità di rincontrare tutti gli amici che in questi anni ho conosciuto, e ripetere ancora questa fantastica esperienza.

Cosa ti piace in particolare del CEM?
Suonare assieme a persone che non conoscevo è stimolante, confrontarsi con altre persone, e mettersi in gioco. E poi poter condividere la passione che ci accomuna tutti: la banda e la musica.

Nella tua banda hai modo di suonare questo repertorio?
Si, suoniamo sia la musica originale per banda così come le trascrizioni di musica classica.

Qual è l’impatto che hai con un brano nuovo?
Inizialmente è un po’ traumatico, i primi giorni di questo corso, per esempio, nessuno dei brani in repertorio mi stava simpatico, però dopo le spiegazioni dei direttori, e con un po’ di studio,li sto trovando molto interessanti, in particolare Fires of Mazama, scritto in uno stile che non avevo mai suonato prima d’ora, e Suite Provencale di Van Der Roost, dove in ogni movimento c’è una danza stilizzata non più in uso, e che grazie a questo brano ho avuto modo di conoscere, con l’intenzione di approfondire questa musica non appena tornerò a casa.

Hai avuto difficoltà nel suonare certi ritmi e metri che nella banda tradizionale non si suonano?
Sicuramente ho avuto difficoltà al primo impatto, non ero abituata a suonare dei ritmi con accenti nei tempi deboli, per esempio, però mi piace imparare cose nuove, mi aiuta a crescere nella mia formazione.

Come ti sei trovata con gli insegnanti e i direttori?
Non ho avuto nessun problema, i docenti erano molto chiari e preparati, e non ho avuto difficoltà a capire il direttore, sia quando spiegava verbalmente, così come quando durante la direzione coi suoi gesti chiedeva qualcosa in particolare, e questo grazie anche al fatto che anche negli anni passati, al CEM, ho avuto modo di studiare assieme a dei bravissimi direttori.

E con gli altri partecipanti, invece, come ti sei trovata?
I ragazzi più grandi già li conoscevo, visto che ho condiviso le altre tre edizioni del Corso Estivo Musicale, e rivederli è stato un piacere, con alcuni ci mandavamo degli sms al cellulare, perché impazienti di rivederci. Poiché qualcuno che ha partecipato alle altre edizioni ha già compiuto 18 anni non è stato possibile rivederlo, però sono arrivati dei nuovi allievi, con i quali si è instaurato un bel rapporto.

Come si svolge una giornata al CEM?
La giornata è piena di attività: appena alzati si fa colazione; dopo aver sparecchiato la sala, ci prepariamo per la prova mattutina che dura dalle 9,30 circa fino ad ora di pranzo, verso le 13.00, inframmezzata da alcune pause. Alle 13.00 la squadra di turno si accinge ad apparecchiare e servire ai tavoli e dopo pranzo sparecchia e aiuta in cucina. La pausa pranzo dura un paio d’ore, durante le quali chi vuole può riposare, ma generalmente siamo fuori nel parco a cantare. Verso le 16.00 riprendiamo a studiare fino alle 20.00, e nel pomeriggio, durante la pausa, si fa merenda. Si cena verso le 20,30 e dopo aver sparecchiato e sistemato la sala prove, siamo liberi fino a mezzanotte, quando è previsto lo spegnimento delle luci.

Ci sono regole dure da rispettare?
Regole dure no, sono regole che permettono di responsabilizzarci e vivere meglio, in poche parole rispettare l’ambiente dove soggiorniamo e le persone che ci stanno accanto, sia essi ragazzi del CEM, insegnanti e il personale del centro che ci accoglie.

Dovendo scegliere una sola parola, quale useresti per descrivere il CEM?
Formativo!


Salutiamo e ringraziamo Andrea e Marisa, e tutti i ragazzi che hanno partecipato al CEM organizzato dalla Fe.Ba.Si., e in attesa del CEM 2010 non ci rimane che vedere i ragazzi in azione qui sotto, nell’esecuzione dei brani FIRES OF MAZAMA (dirige Salvatore Tralongo) e MUSIC FOR A PRINCELY BIRTH (dirige Alfio Zito) nel concerto di chiusura. Buona visione e buon prosieguo d’estate!

https://www.youtube.com/watch?v=eoyy4bzqrsQ

https://www.youtube.com/watch?v=ZFOyqYm7o6c

(a cura di Giuseppe S.)