Concerto di Santa Cecilia della Civica Orchestra di Fiati di Milano
Milano (MI) – 20 Novembre – Teatro Dal Verme, ore 21.00 – Ingresso libero
Il tradizionale appuntamento con la Civica Orchestra di Fiati di Milano e il concerto di “Santa Cecilia”, festa della musica e dei musicisti, si arricchisce quest’anno di un contenuto assai suggestivo. Si celebrano infatti i 150 anni di storia del sodalizio milanese, erede di un’antica tradizione bandistica le cui origini si fanno risalire al periodo risorgimentale, nel lontano 1859.
Un percorso storico dedicato alla letteratura originale per ensemble di fiati: è l’ambizioso progetto che prende corpo e diventa realtà con questa produzione musicale prevista per la sera del 20 novembre al Teatro Dal Verme.
Il programma scelto per l’occasione apre un’ampia finestra sul repertorio musicale che ha fatto, tra l’altro, la storia della compagine milanese: dalle marce sinfoniche ai brani solistici, dalle grandi trascrizioni delle sinfonie d’opera per giungere alla letteratura moderna per ensemble di fiati.
Sul podio dell’orchestra un giovane direttore, il Maestro Fabrizio Tallachini, con musiche di Orsomando, Rossini, Rota, Reed.
Vediamo il programma dettagliato:
- Giovanni Orsomando GAIA – Marcia sinfonica
- Luigi Bassi DUETTO DI CONCERTO
da La Sonnambula di V. Bellini
Clarinetto piccolo in mib, Giuseppe Paravati
Clarinetto in sib, Giovanni Dall’Ara - Camillo De Nardis SCENE ABRUZZESI – Suite N° 1
(Adunata – Serenata – Pastorale – Saltarello)
* * * * * * * * - Gioachino Rossini GUGLIELMO TELL – Sinfonia
- Nino Rota LA STRADA – Suite dal balletto
- Alfred Reed EVOLUTIONS
Civica Orchestra di Fiati: una storia in musica (note di sala del M° Tallachini)
Tutto è nato da un sentimento molto personale, ovvero dal privilegio che mi è stato offerto, in qualità di direttore musicale, di condividere con la Civica Orchestra di Fiati di Milano un momento così importante della propria storia: il concerto celebrativo per il 150° anniversario di fondazione.
È un’opportunità che credo abbia origine nelle positive esperienze già vissute nel recente passato alla guida dell’orchestra.
Questa volta, oltre al rapporto professionale che normalmente si instaura in circostanze simili, è emerso qualcosa in più. Il programma del concerto è, infatti, il frutto di un lavoro corale, di ricerca e di studio, che si è avvalso del prezioso contributo degli stessi musicisti dell’orchestra ai quali sono profondamente grato per la disponibilità dimostrata.
L’idea centrale del progetto è stata quella di dare vita a un repertorio che potesse da un lato raccontare al pubblico, attraverso “istantanee” musicali, momenti simbolici della storia dell’orchestra, e contemporaneamente descrivere, attraverso la scelta di autori particolarmente significativi, alcuni esempi dell’evoluzione del linguaggio della musica bandistica.
La minuziosa ricerca, svolta tra i materiali del ricchissimo archivio musicale di cui è dotata l’orchestra, ha permesso di individuare, tra le tante disponibili, due partiture di particolare valore storico: il Duetto di Concerto di Luigi Bassi – la cui orchestrazione realizzata da Amilcare Ponchielli venne eseguita dall’allora Banda della Guardia Nazionale di Milano – e l’Ouverture da Guglielmo Tell di Gioacchino Rossini, che compare fra le incisioni di grande successo realizzate dall’orchestra agli inizi del Novecento per la prestigiosa etichetta discografica La Voce del Padrone.
La scelta dell’accostamento di linguaggi differenti ci ha poi suggerito di seguire un percorso tra altre firme storiche della musica per banda tra Ottocento e Novecento: dalla tradizione italiana della marcia sinfonica di un maestro ineguagliabile del genere – qual è stato Giovanni Orsomando – si passa alle suggestioni della musica di Nino Rota, per giungere ai linguaggi più recenti del repertorio originale per ensemble di fiati, mirabilmente sintetizzati da Alfred Reed, uno dei più autorevoli esponenti della scuola americana del nostro tempo, recentemente scomparso.
La presenza nel programma del brano di Camillo De Nardis, Scene Abruzzesi, si propone, attraverso l’universalità del linguaggio musicale, come un messaggio di solidarietà alle popolazioni di una regione, così profondamente colpita dalla tragedia del terremoto, che vanta, tra le sue innumerevoli manifestazioni di arte popolare, una delle più genuine tradizioni bandistiche del nostro Paese.
Un po’ di storia
Fonti storiche fanno risalire al lontano 1859 la nascita del Corpo di Musica della Guardia Nazionale, nucleo da cui trae origine l’attuale Civica Orchestra di Fiati giunta quest’anno a celebrare i 150 anni della propria storia.
Tra alterne vicende, nel corso del tempo, la continuità della tradizione bandistica milanese è comunque garantita da diverse formazioni. Nel 1876, infatti, il complesso cittadino assume la denominazione di Corpo di Musica Municipale, fino a quando, nel 1921, il testimone viene raccolto da alcune formazioni aziendali tra le quali spicca quella dell’Azienda Tranviaria Milanese.
Nel 1972 la Giunta del Comune di Milano delibera la costituzione della Civica Banda Musicale, che solo in seguito assumerà la denominazione di Civica Orchestra di Fiati non trascurando mai la vocazione istituzionale, ma sottolineando con un preciso taglio concertistico le scelte programmatiche.
Dal 1991 la banda elegge a sede della propria attività la Palazzina Liberty, lo storico edificio di Largo Marinai d’Italia.
In virtù di un rinnovato smalto, accompagnato da un costante interesse di pubblico, la Civica Orchestra di Fiati, prima compagine italiana, riceve l’invito a partecipare, nel 1996, al Mid–West International Band and Orchestra Clinic di Chicago. Nell’agosto del 2007, in occasione di una breve tournée in Umbria, l’orchestra inaugura, sotto la direzione del Maestro Andrea Franceschelli, il Festival Internazionale di Corciano (PG).
L’Amministrazione Comunale continua a sostenerne l’attività al servizio della città. Nel corso di quest’anno si alterneranno alla direzione musicale, o si esibiranno come solisti, alcuni tra gli artisti più affermati in campo nazionale ed internazionale: Fabrizio Dorsi, Mario Marzi e Gabriele Cassone.
Fabrizio Tallachini
Studia presso il Conservatorio di Innsbruck (Austria) con J. Mayer, di Verona con P. Pachera e F. Valdambrini. A Milano si diploma in Direzione d’Orchestra con D. Agiman, Composizione con A. Solbiati, Direzione e Strumentazione per Banda con C. Pirola. Qui frequenta inoltre i corsi di Musicologia. Nel 1999 segue i corsi estivi di Direzione d’Orchestra presso l’Accademia Chigiana di Siena con G. Gelmetti, e, nel 2004, i corsi dell’Accademia Internazionale di Direzione d’Orchestra del Conservatorio Superiore di Valencia (Spagna) tenuti da G. Pehlivanian.
Ha collaborato, in qualità di direttore ospite con le orchestre Cantelli, Milano Classica, Nuova Cameristica e dell’Assunta di Milano, con il Matera Festival e con l’Orchestra del Teatro Kharkov (Ucraina). Dal 2000 dirige la Camerata Vocale J. S. Bach di Mendrisio (Svizzera)
Nel 1993 fonda il Centro di Formazione Musicale, un centro culturale che si occupa di divulgazione e produzione musicale del quale è tuttora direttore artistico.
E’ sovente direttore ospite della Civica Orchestra di Fiati di Milano.
Info:
Teatro Dal Verme, 02.87905
Ufficio Musica, 02.88462320
Palazzina Liberty, 02.55195967