IV International Music Festival, Meeting Giovani Musicisti – Intervista agli Organizzatori

GENOVA – Ancora una volta le Bande Musicali protagoniste dell’importantissimo evento culturale organizzato dalla Filarmonica Sestrese

Qualche numero di riferimento? 1056 musicisti, 20 Gruppi partecipanti provenienti da 6 Nazioni, 4 strutture alberghiere convenzionate con più di 200 camere prenotate, 40 volontari, 36 ore di musica aperta al pubblico distribuite in 4 giornate, 5 comuni appartenenti a 3 diverse province della Liguria e del Piemonte interessate, tutta la città di Genova coinvolta, Sindaco e Assessori (particolarmente attenti, presenti ed anche – “Udite, udite!” – competenti) compresi.
Per quattro giorni, grazie all’organizzazione dei giovani volontari della Filarmonica Sestrese, Genova è diventata un grande palcoscenico sul quale sono andati in scena concerti, performances e sfilate di 20 gruppi provenienti da Finlandia, Germania, Svizzera, Repubblica Ceca, Israele e Italia.
Si sono esibite tutte le diverse espressioni della tradizione bandistica: orchestre di fiati, marching band, show band e majorettes. Tra i momenti centrali della manifestazione un grande concerto in Piazza Matteotti, una sfilata di tutte le formazioni che ha interessato l’importante via XX Settembre e decine di luoghi e piazze animate dalla musica.

L’International Music Festival è uno degli eventi organizzati nell’ambito della XX Rassegna di Musica per Fiati e Percussioni ed è stato un’occasione unica di interessantissimo intrattenimento per tutti i cittadini all’insegna della musica, che con il suo linguaggio universale riesce ad unire persone provenienti da tutto il mondo.
La scrivente, personalmente coinvolta quale Direttore di una delle formazioni partecipanti, ha voluto rivolgere qualche domanda a due degli organizzatori presenti in “prima linea”: Matteo Bazzano e Nicola Costa.

Ciao Matteo, ciao Nicola, una prima domanda un po’ scontata ma – direi – quasi d’obbligo: come è nata l’idea di un Festival Bandistico e, soprattutto, perché è nata?
Dopo anni di pensieri e discussioni l’International Music Festival prese vita nel 2004, quando Genova si preparava ad essere la Capitale Europea della Cultura. L’idea, maturata durante anni di partecipazioni ed esperienze a numerosi festival internazionali in tutta Europa, prese vita con l’intento di inserire all’interno dell’offerta culturale che la città si preparava a proporre al pubblico, il panorama musicale delle formazioni bandistiche; il Festival nasce con l’obbiettivo di far comprendere ai più come il linguaggio universale della musica con la sua forza comunicativa, possa unire persone provenienti da diverse parti del mondo e con diverse culture.

Quali sono i criteri con i quali scegliete le formazioni?
Diciamo che il criterio di base è trovare formazioni con un buon livello musicale e di spettacolo, inoltre ci basiamo molto su due altri aspetti:
– avere una rappresentanza di paesi la più ampia e varia possibile (in questa edizione abbiamo toccato 5 stati europei ed uno extraeuropeo);
– avere una rappresentanza di tutte le diverse espressioni che assume la musica per banda: marching band, show band, orchestre di fiati, parade band e, anche se non possono essere considerate formazioni bandistiche al 100%, pipe band.

Inutile sostenere tra noi che le bande oggi non sono più quelle che “con il loro fragore animano le sagre paesane” perché sfonderemmo una porta aperta, ma… quanto un Festival bandistico di livello può essere determinante perché la gente (e soprattutto chi governa ) se ne accorga?
Crediamo che il modo migliore perché il pubblico possa capire la nuova dimensione che sta attorno alle bande musicali sia quello di vedere ed ascoltare… e quale occasione migliore di 36 ore di musica in quattro giornate per farlo!
Siamo convinti che chi è riuscito ad assistere ad uno degli eventi del Festival, in particolar modo le performance del Sabato pomeriggio a Palazzo Ducale, di Sabato sera in Piazza Matteotti e la sfilata di Domenica mattina, abbia compreso benissimo il messaggio.

Così “a caldo” (è proprio il caso di dirlo, vista la temperatura): siete soddisfatti di come sta procedendo la manifestazione o cambiereste qualcosa?
Siamo molto contenti di come la manifestazione si è svolta, Genova non è una città facile dal punto di vista logistico, ma il lavoro iniziato un anno e mezzo fa e l’ottima collaborazione con le istituzioni pubbliche sta certamente dando i suoi frutti.
L’impianto del festival è buono, sicuramente alcuni aspetti sono da migliorare e da rivedere, anche in vista del clima che ora mai dobbiamo aspettarci sempre più di questo tipo.
Nelle giornate di Sabato e Domenica Genova ha registrato le temperature più alte d’Europa! Il caldo è un fattore che d’ora in avanti dovremo tenere sempre più in considerazione e trovare le migliori soluzioni per affrontarlo (concentrare le performance nelle ore più fresche, studiare pause di relax per i gruppi partecipanti ecc…)

Ho visto tantissimi giovani coinvolti attivamente nell’organizzazione del Festival: secondo voi, cosa li spinge a collaborare con tanta passione per la riuscita di questa manifestazione?
Noi cerchiamo di coinvolgere i nostri ragazzi fin da piccoli, collaborare attivamente a tutte le attività dell’associazione (montare e smontare i palchi, preparare le cene sociali, partecipare durante le pulizie della sede ecc..) diventa una punto fondamentale al pari della musica. Cerchiamo di far capire loro che il piacere di fare musica deve svilupparsi di pari passo con un impegnato spirito associativo, perché pensiamo che entrambi gli aspetti non possano fare a meno l’uno dell’altro, l’unico modo per tenere in vita l’associazione è la coesistenza di questi due fattori. Questo modo di fare e di pensare porta inevitabilmente ad accrescere i legami di amicizia: proprio questa unione che si viene a creare spinge tutti a dare il massimo per il raggiungimento dell’obiettivo comune.

Raccontatemi/ci qualcosa di veramente saliente sulla vostra Associazione e la vostra Orchestra di fiati, qualcosa che ritenete veramente sia importante e le qualifichi…
La Filarmonica Sestrese nasce nel 1845 e da allora sino ai nostri giorni è sempre stata un’importante presenza sul territorio genovese. Nasce principalmente come scuola di musica “nel lodevole intento di togliere dalla strada, e quindi dall’ozio, quella numerosa gioventù Genovese”(citazione dallo statuto associativo del 1845), svolgendo il suo compito sociale e culturale per oltre un secolo e mezzo di ininterrotta attività è diventata una delle più importanti associazioni operanti nel campo della cultura e della solidarietà sociale di Genova.
Numerosi sono stati i coinvolgimenti dell’associazione nel panorama risorgimentale italiano: il 12 dicembre 1847, in Oregina la banda eseguì per la prima volta l’inno composto da Mameli in occasione di una festa patriottica, il 29 settembre 1848 raccolse l’invito di Giuseppe Garibaldi di passaggio a Sestri Ponente di “donare alla patria un milione di fucili”, organizzando una grande serata danzante e raccogliendo un cospicuo ricavato, il 17 marzo 1872 accompagnò la salma di Giuseppe Mazzini sino al cimitero di Staglieno. Prese inoltre parte alla collocazione della prima pietra del monumento che Genova dedicò al suo grande Figlio (Giuseppe Mazzini) in Piazza Corvetto, il 5 settembre 1880. In occasione della cerimonia, Giuseppe Garibaldi fece pervenire alla Filarmonica Sestrese una pergamena commemorativa autografa. La banda presenziò anche all’inaugurazione del monumento, avvenuta il 22 giugno 1882.
Un altro particolare storico interessante è che nel Novembre 1888 il Maestro Giuseppe Verdi, giungendo a Genova da Milano, fu accolto dalla Filarmonica Sestrese che eseguì il Brindisi dell’Otello, per la prima volta suonato da una banda. Verdi si complimentò commosso con il Maestro Casimiro Corradi e con i musicanti per la loro bravura.
Negli ultimi anni è protagonista di spicco nel panorama culturale genovese, esegue numerosi concerti nei principali teatri della città, collabora a diverse produzioni teatrali e partecipa a numerosi festival musicali e concorsi in Italia e all’estero. La scuola di musica dell’associazione, che conta oggi più di 220 iscritti, prevede corsi a partire dai 3 anni di età, classi di tutti gli strumenti a fiato, percussioni, pianoforte, chitarra, basso elettrico e contrabbasso. Tra i suoi obiettivi principali, la formazione di musicisti da inserire nell’organico della sua orchestra di fiati, composta attualmente da circa 70 elementi di età media inferiore ai 25 anni. Il repertorio della Filarmonica Sestrese abbraccia vari generi musicali: musica sinfonica, operistica, jazz, musica leggera e colonne sonore. Negli ultimi 10 anni la Filarmonica Sestrese può vantare sei produzioni discografiche e tre pubblicazioni editoriali.

Grazie Matteo, Grazie Nicola della vostra disponibilità, un grandissimo “In bocca al lupo” per le prossime edizioni del Festival e magari, chissà: arrivederci!
Se sei d’accordo ci permettiamo di rivolgere a te una domanda:
Tu che hai vissuto in prima persona l’esperienza del nostro festival, consiglieresti ad un’altra banda di partecipare? Perché?

La partecipazione ad una manifestazione culturale di spicco è sempre, e sottolineo sempre, un banco di prova che deve esserci quale verifica in itinere del lavoro musicale che si sta svolgendo. In più, è anche ora che le Bande inizino a pensare che suonare sempre o quasi sempre solo all’ombra del proprio campanile non è un modo per evolvere e confrontarsi in maniera oggettiva con la realtà musicale bandistica e con la qualità musicale che tutti ricerchiamo.
Quindi, naturalmente, consiglio a tutte le bande la partecipazione ad occasioni interessanti come questa!

(a cura di Alessandra A.)